Ospedali: in corsia pochi ritocchi, più posti in Riabilitazione

CREMA - Un taglio minimo di posti letto, 16 in tutto sui 449 effettivi (dato che comprende ospedale Maggiore, Santa Marta di Rivolta d’Adda e il presidio di Soncino). Al contrario dell’era pre Covid, quando le riduzioni estive erano numericamente molto più importati, nell’ordine di decine di casi, per quest’anno le limitazioni si profilano molto contenute. L’Azienda socio sanitaria territoriale ha ufficializzato il piano per i mesi di luglio e agosto, dal quale si evince come la riorganizzazione sia limitata solo ad una minima rimodulazione delle attività cliniche, in modo da garantire una riduzione delle presenze del personale che potrà così godere delle ferie estive.

In particolare questa interesserà l’area medica, più precisamente l’unità operativa di medicina che dal primo luglio scenderà da 33 a 29 posti letto. Verrà, invece, garantita a pieno regime l’attività della restante area medica con il costante apporto delle cure sub acute di Soncino e l’ospedale di comunità, struttura a prevalente gestione infermieristica, che garantiranno sempre attività con gli invariati 41 posti letto. Subirà una minima riorganizzazione anche l’area chirurgica, che passerà per i mesi di luglio ed agosto da 113 a 101 posti letto.

«L’attività chirurgica programmata — assicura il direttore sanitario di Asst Roberto Sfogliarini — continuerà come previsto». Aumentano, invece, i posti letto a disposizione per l’area delle riabilitazioni che passa da 51 a 55 posti. In totale, dunque, i posti letto presso l’Asst di Crema nei mesi centrali dell’estate saranno 437 contro i 449 del mese di giugno. «Il tempo estivo verrà impiegato anche per la sistemazione e l’ammodernamento della Utir (terapia intensiva respiratoria) di pneumologia, senza riduzione dei posti letto — conclude Sfogliarini —: per quanto riguarda l’area chirurgica, è previsto un accorpamento della struttura di otorinolaringoiatria con l’urologia (piano 5)». 

Viganò passa alla Medicina, addio al pronto soccorso

Dopo 13 anni alla guida della struttura, nuovo incarico per il primario simbolo della lotta al Covid