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TRAGEDIA DI ENDINE: L'ANALISI

Minori non accompagnati: «A Cremona un modello che funziona»

L’assessore Viola: «È in calo l’arrivo degli under 18. L’ospitalità diffusa varata in città è un esempio». Crema e Cremasco in prima linea: «Il disagio cresce»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

24 Giugno 2023 - 05:25

Minori non accompagnati: «A Cremona un modello che funziona»

CREMONA - «In città ci sono 113 in minorenni stranieri non accompagnati seguiti nell’ambito del progetto Sai, la rete nazionale che vede gli enti locali come capofila. In più ci sono altri 150 posti, sempre finanziati dal ministero dell’Interno». L’assessore al Welfare del Comune Rosita Viola fa il punto sulla situazione degli under 18, giunti in Italia senza genitori. «Siamo tutti profondamente scossi per la tragedia avvenuta al lago D’Endine – aggiunge –: quest’anno gli arrivi sono diminuiti rispetto ai numeri imponenti del 2022, quando furono 400. C’è un calo, siamo nell’ordine di tre o quattro la settimana, ma il fenomeno non si è certo fermato».

Il sindaco Gianluca Galimberti

Anche il sindaco Gianluca Galimberti ha espresso il proprio cordoglio e quello dei cremonesi per la scomparsa di Mohamed: «Ci uniamo alla cooperativa Nazareth nel dolore per la morte del giovane. Da ieri stiamo seguendo con attenzione questa tragedia, mettendoci a disposizione della cooperativa e delle forze dell’ordine. Esprimiamo vicinanza alla famiglia, alla comunità egiziana e a quanti lo hanno conosciuto e gratitudine a tutti quelli che hanno accompagnato il ragazzo nel percorso di integrazione, purtroppo troppo breve, nella nostra città».

Il sistema dell’accoglienza in città si basa sull’ospitalità diffusa. Nell’aprile scorso era stata raccolta una manifestazione di interesse l’avviso pubblico esplorativo pubblicato dalla Prefettura che era alla ricerca di nuove strutture con una capienza compresa tra 51 e 100 posti in tutta la provincia «per far fronte alle esigenze di accoglienza di richiedenti protezione internazionale e con riferimento anche al continuo afflusso in Italia di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale». Nello spiegare l’inziativa, il prefetto, Corrado Conforto Galli, aveva sottolineato: «In realtà noi privilegiamo l’accoglienza diffusa, meno impattante sul piano sociale. E questo è anche il senso degli incontri che abbiamo avuto nei giorni scorsi con i sindaci».

L'assessore Rosita Viola

Dunque l’avviso è una sorta di Piano B, previsto dalla legge «qualora se ne ravvisi la necessità». Poi aveva aggiunto: «Allo stato è in corso la procedura di gara vera e propria. I tempi tecnici di espletare le varie formalità e vedremo se la gara sarà aggiudicata o meno». Nei mesi scorsi il sindaco, Gianluca Galimberti, aveva lanciato l’allarme sul boom di migranti minori non accompagnati che arrivano a Cremona. L’anno scorso le strutture di accoglienza erano arrivate al collasso. Dalla metà del 2021 la città aveva dovuto affrontare un arrivo consistente di minori non accompagnati, soprattutto via terra. La nazionalità più rappresentata è quella egiziana, con circa 300 ragazzini giunti a Cremona negli ultimi due anni.

CREMA E CREMASCO: «IL DISAGIO CRESCE»

A Crema e nel Cremasco della tutela dei minori non accompagnati si occupa principalmente la Comunità sociale cremasca, azienda speciale partecipata dai 48 Comuni del distretto. La stessa segue anche l’intero comparto di assistenza degli under 18, per il quale, ormai da diversi anni si registra un incremento dei casi di situazioni di disagio. Gli ultimi dati diffusi da Csc parlano di 720 minori in carico, con conseguente incremento della spesa.

Questo esborso è stato proporzionalmente contenuto grazie all’investimento fatto sulla strutturazione di un’equipe organizzata e professionale e sull’avvio del Centro diurno minori. Solo Crema, per l’accoglienza in case protette di mamme con minori al seguito, nel 2022 ha investito 51.790 euro, l’anno prima 14.901. In pratica la spesa è più che triplicata. Ciò significa un incremento di allontanamenti dovuti a violenze domestiche, da parte di mariti o compagni. Esplosi anche i costi delle rette in strutture per i minorenni stranieri non accompagnati, migranti da poco sbarcati in Italia: 55 mila euro nel 2022 contro i soli 854 euro del 2021.

C’è anche una voce nuova a bilancio, che riguarda il contributo per le famiglie che hanno figli che frequentano i centri estivi. In questo caso, però, si è trattato di una precisa scelta dell’amministrazione per andare incontro ai bisogni dei genitori. Da qui il finanziamento per il 2022 che ha sfiorato i 49mila euro, di fatto replicato quest’anno. Negli scorsi 12 mesi si era determinata una situazione per la quale i fondi di Regione per i centri estivi non erano stati sufficienti a coprire i bisogni delle famiglie.

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