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CASALMAGGIORE: FERROVIA AL POSTO DEI TIR

Il Consiglio vota compatto: «Sì al raccordo ferroviario Marcegaglia»

Approvata all’unanimità la mozione della Piccinelli «ma con misure di tutela per i cittadini residenti»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Giugno 2023 - 05:10

Il Consiglio vota compatto: «Sì al raccordo ferroviario Marcegaglia»

CASALMAGGIORE - Ok al previsto raccordo ferroviario Marcegaglia ma, «tenendo conto del nuovo contesto residenziale, con misure tese a salvaguardare sia il contesto ambientale che il benessere dei cittadini residenti». Questo uno dei passaggi chiave della mozione – approvata giovedì sera all’unanimità dal consiglio comunale — presentata dalla consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli (VivaceSostenibile), che impegna il consiglio e la giunta comunale a «porre in essere ogni possibile iniziativa politica e istituzionale con l’obbiettivo di favorire un percorso accelerato» della realizzazione di due opere, la elettrificazione della linea Brescia-Parma e del raccordo ferroviario tra questa e lo stabilimento. La mozione chiede di «attivarsi, nel contempo, nei confronti della ditta Marcegaglia, affinché tenga fede agli impegni sottoscritti». Impegni che le diverse realtà ambientaliste hanno ricordato alcune settimane fa in una lettera inviata al sindaco e ai capigruppo consiliari, nella quale si ricorda che c’è un «obbligo realizzativo» del raccordo in capo alla ditta, «previsto da apposita convenzione urbanistica stipulata il 20 dicembre 2007 tra la Marcegaglia spa e il Comune di Casalmaggiore».

ITER AVVIATO NEL 2007

Di tutto ciò si parlato durante la seduta dell’altra sera. Piccinelli ha premesso, illustrando la sua mozione, che «la questione va avanti dal 2007 ma adesso si sono concretizzate delle condizioni nuove per cui riteniamo dovrebbe riaprirsi l’interlocuzione» per arrivare alla realizzazione dell’opera. Le condizioni nuove sono l’intenzione dichiarata da RFI di procedere allo studio per la elettrificazione della linea e al potenziamento della portata. Marcegaglia si impegnò a presentare ad RFI il progetto definitivo del raccordo una volta capito i tempi e le modalità di potenziamento della linea ferroviaria Parma-Brescia. «Nel frattempo – ha continuato Piccinelli - RFI ha iniziato a investire sulla linea, rifacendo la massicciata tra il 2021 e il 2022, portando la portata da 250 chili a 456 per traversina. Proprio il sindaco Bongiovanni ha fatto notare che l’obbiettivo del raccordo è alleviare l’Asolana dal traffico pesante di cinquanta mezzi pesanti in arrivo e cinquanta in rientro adibiti al trasporto dei coil».

Il vicesindaco Giovanni Leoni ha ricordato che «tutto è nato dalla richiesta di raddoppio dell’azienda attraverso lo Sportello unico attività produttive». Nel tempo, ha spiegato Leoni, quando venne ipotizzato il nuovo raccordo ferroviario sino a Viadana «con un raccordo che andava a ridosso della Marcegaglia, al tavolo mancava sempre RFI. Allora ci si limitò a prescrivere la realizzazione del progetto, ma non si concretizzò nulla perché non ci si rapportò a RFI. Cosa ben diversa accadde invece, ad esempio, a Piadena, quando l’ex sindaco Bruno Tosatto con determinazione riuscì a sbloccare la situazione per la creazione del raccordo tra la stazione e la Trasporti Pesanti».

ELETTRIFICAZIONE LINEA

Bongiovanni ha sottolineato che «si tratta di questioni delicate e importanti. RFI ha sempre inserito la Brescia-Parma come passibile di potenziamento, tanto è vero che prevede dal 2026 uno studio di fattibilità dell’elettrificazione, ma solo quando ci sarà quello studio sarà possibile progettare il raccordo. Ci sono dei passaggi che devono essere per forza rispettati». Mara Parri ha espresso preoccupazione per la qualità della vita dei residenti della zona vicina a Marcegaglia, che potrebbe subire contraccolpi e per questo ha chiesto misure di mitigazione acustica.

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