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STOP ALLE TRAGEDIE DELL'ESTATE

Una task force per vigilare sulle rive dei fiumi ‘vietati’

Polizia locale e provinciale: giro di vite sui divieti di balneazione e il docente Ladina lancia l’allerta multilingue

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

24 Giugno 2023 - 05:05

Una task force per vigilare sulle rive dei fiumi ‘vietati’

CREMA - Pattuglie in moto della polizia locale lungo le rive del Serio e del canale Vacchelli, ma anche i colleghi della Provinciale. Oltre a decine di guardie volontarie dei parchi, che circondano i due principali fiumi cremaschi: l’Adda e appunto Serio. Scatta il piano per un’estate sicura, nel tentativo di prevenire gli annegamenti che, anno dopo anno, si verificano nei corsi d’acqua del Cremasco. L’obiettivo è chiaramente far rispettare, dove previsti, i divieti di balneazione. Innanzitutto lungo il canale artificiale che da Spino taglia in due la campagna, attraversando i territori di Pandino, Palazzo Pignano, Monte, Vaiano e Bagnolo, prima di raggiungere Crema e una volta superata la città, proseguire per Salvirola e Izano sino alle Tombe Morte di Genivolta. «Avendo a disposizione le moto — conferma il comandante della polizia locale Dario Boriani — possiamo organizzare pattuglie in maniera efficace, lungo i sentieri che costeggiano sia il Vacchelli, sia il Serio, nel tratto di competenza comunale».

«Lungo gli argini, normalmente, operano i nostri agenti a piedi — aggiunge il responsabile della polizia porvinciale, Salvatore Guzzardo —: l’attività di prevenzione e monitoraggio è al centro delle iniziative per l’estate. E abbiamo a disposizione anche un’imbarcazione, che però, solitamente, viene impieghiamo sul Po. I tratti con divieto di balneazione — specifica — sono identificati dalle ordinanze sindacali. E l’importo della sanzione, per le violazioni, parte da 25 euro e può arrivare sino a 500 euro». E in parallelo ai controlli delle forze dell’ordine e alla sensibilizzazione sui rischi condotta dalle guardie volontarie, a Vaiano si sono inventati una campagna social per raggiungere anche i tanti stranieri, che ormai vivono nel Cremasco.

Un appello in sette lingue, praticamente tutte o quasi quelle parlate sul territorio, per segnalare la pericolosità dei bagni nel Vacchelli, nell’Adda e nel Serio. Ideatore ne è Andrea Ladina, che da anni organizza una scuola di italiano per stranieri in oratorio, da sempre molto frequentata da giovani, ma ancfhe da adulti. In occasione della festa di fine corso, ha coinvolto uno studente per ognuna delle nazionalità, che ha tradotto nella propria lingua la frase: «Fare il bagno nei fiumi e canali del Cremasco è pericoloso», trascrivendola su una lavagna. Le immagini sono state poi diffuse da Ladina e dagli allievi sui social, raggiungendo così i connazionali. Pashtun, arabo, francese, inglese, portoghese, spagnolo e albanese, le lingue in cui è stato tradotto l’appello.

«Ogni anno — sottolinea il consigliere comunale vaianese — sono soprattutto cittadini stranieri che rischiano di annegare. Sono inesperti delle condizioni dei fiumi, l’Adda in particolare, con il suo carattere torrentizio che sposta in pochi giorni la stabilità del fondale; ma anche il canale Vacchelli, dove non ci sono appigli. L’informazione può salvare la vita».

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Commenti all'articolo

  • 1959

    24 Giugno 2023 - 07:23

    Task Force ?? Hanno seguito dei Corsi di Difesa Personale e di potenziamento muscolare ?? Con la gentaglia che gira sarebbe opportuno.

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