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MUSICA A CREMONA

Stradeejay, Linus comanda la piazza e i 40 dj la fanno ballare

«Tre anni di stop, ma non invecchiamo mai». Bagno di folla, la Silent Dance e l’inno swing

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

22 Giugno 2023 - 23:15

Stradeejay, Linus comanda la piazza e i 40 dj la fanno ballare

CREMONA - Una città che balla e che scarica, in una notte lunghissima, tutta la voglia di stare di nuovo insieme (e vicinissimi) dopo tre anni di stop causa Covid. La Stradeejay è tornata e tutti se ne sono accorti. Già alle 21 una folla si è ritrovata, nonostante la temperatura bollente della serata, di fronte al grande palco allestito in piazza Stradivari, un muro di luci e suoni dal quale si sono esibiti decine di deejay cremonesi, le due bandiere dell’evento Andrea e Michele, e Linus, ospite speciale dell’edizione 2023 insieme al figlio Duappo (ma la lista è davvero lunga e comprende anche Babert e Mattei & Omich).


«Tre anni di stop, ma i dj non invecchiano mai», avevano detto proprio Andrea Marchesi e Michele Mainardi presentando l’evento. Previsione avverata a giudicare dall’energia detonata dalle casse alla piazza, e di certo valida anche per un pubblico danzante dalla prima all’ultima nota di un repertorio infinito e capace di abbracciare, a conti fatti, qualcosa come 45 anni di musica da ballare in tre ore e mezza di non stop. A fare da storico del divertimento a Cremona è stato Guido Damini, nuova voce del panorama radiofonico — con i suoi podcast dedicati proprio alla storia — ma oggi nelle vesti di guida alla scoperta delle tante età del divertimento notturno a Cremona.


Che la Stradeejay fosse destinata a replicare in crescita il successo delle precedenti edizioni lo si era comunque capito già nel tardo pomeriggio, quando nei locali del centro storico i beat avevano iniziato a scorrere con numerosi dj set diffusi, facendo respirare un’aria di attesa per la grande festa che di lì a poco si sarebbe consumata come una grande celebrazione collettiva. Musica prima, e musica dopo il bagno di folla, perché dall’una il testimone è passato alla silent dance in piazza della Pace con tre differenti postazioni.

La folla che ha riempito piazza Stradivari ieri sera in occasione del ritorno della Stradeejay dopo tre anni di assenza

L’edizione 2023 ha allargato il giro della manifestazione, con il coinvolgimento dell’agenzia Silent party e dei ragazzi di Ape? Sì. Come sempre, l’evento è coinciso anche con un inno alla città, stavolta anche nei fatti. Sono state infatti le note di una marcetta swing composta alla fine degli anni Quaranta, intitolata «We open in Venice» e cantata da Frank Sinatra ad aprire le danze, un brano nel quale (probabilmente solo per questioni di rima con ‘Verona’, altro capoluogo citato nel testo), fra le città italiane viene nominata anche la città del Torrazzo.


Sul palco erano stati annunciati Alberto Bellini, Alexelle, Alex Negri, Andrea Carubelli, Andrea Cigala, Andrea Mantovani, Andrea Piacentini, Andrea Vella, Angelino, Bonvo, Chicco Signorini, Claudio Tedesco, Davide Anselmi, Davide Monteverdi, Demogroove, Dj Antony, Dj Bocca, Emilio Palanti, Ezio Spoldi, Febbo, Federico Conizioli, Fefo, Franz, Gio PT, Giorgio G., Giovanni Loda, Giulio Gennari, Liam Siboni, Luca Amigoni, Michealkop, Michy Rove, Nikky Wadd, Reds, Riccardo Ardigò, Riccardo Dedè, Ronnie Play, Saimond, Savva, Silvia Noise, Simone Caccialanza, Simone Brutti, Sox, Targa, Siglio's' Musique.

MA E' UN VIOLINO AD APRIRE LA SERATA

Sì ma la grande tradizione classica della città? La Stradeejay ha trovato spazio anche per questo. Infatti nel bel mezzo del Monteverdi Festival (che si chiude domenica) è stata affidata proprio a un violino l’apertura della serata di oggi. Elsa Martignoni ha imbracciato il suo strumento in concomitanza con le primissime battute della serata per un originale omaggio al genio del Divin Claudio.

Ad affiancarla è stato uno dei più noti dj e agitatori notturni della città, il cui nome — in questo senso — è già una garanzia: deejay Davide Monteverdi. Base elettronica e note monteverdiane, per due minuti di musica memorabili. Elsa, violinista professionista pluri-laureata al Conservatorio di Milano e a Vienna, ama attraversare tutti i generi musicali dal classico all’elettronico, si esibisce sia col violino classico amplificato in motion live performance free-style, house, deep-house, classic-house, pop ed elettronica. Sul palco anche il direttore artistico del Ponchielli Andrea Cigni.

Dopo la mezzanotte anche la Vanoli basket neo promossa in serie A è salita sul palco della Stradeejay.

FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI

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