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CASALBUTTANO. LA STORIA

La gattina Vittoria ha perso la sua battaglia

Era affetta da coccidiosi. Era uno dei mici trovatelli ai quali da anni Elena Baiguera, in quel di San Vito, assicura cibo e cure grazie alle offerte di tanti amici

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

19 Giugno 2023 - 18:16

La gattina Vittoria ha perso la sua battaglia

Elena Baiguera e lamicina

CASALBUTTANO -  A questo mondo c’è rimasta solo quaranta giorni, la micina Vittoria. Eppure la storia di questo batuffolo a quattro zampe bianco e nero ha colpito la sensibilità di mezza Casalbuttano che si è mobilitata per strapparla alla morte. Vittoria aveva la coccidiosi, infezione che purtroppo le è stata letale.

Era uno dei tanti gattini trovatelli ai quali  da anni Elena Baiguera, in quel di San Vito, assicura cibo e cure grazie alle offerte di tanti amici. Ma lei con quegli occhietti capaci di intenerire anche l’ultimo cuore di pietra è diventata subito speciale, al punto che la sua ‘padrona’ si è fatta in quattro per salvarle la vita postando di volta in volta foto e video del suo breve calvario, arricchito da continui aggiornamenti.

«Una decina di giorni fa – racconta Elena –  mi ha chiamato una signora dicendomi che aveva recuperato la bestiola per la strada e avendo dei traumi al naso e alla bocca pensavo fosse stata investita, anche perché sul marciapiedi era stato trovato un altro gattino morto, ma poi abbiamo scoperto che aveva contratto la coccidiosi, perché molto probabilmente la mamma ha ingerito le feci dei  piccioni e ha trasmesso l’infezione intestinale alla sua cucciola.  La alimentavo giorno e notte ed era adagiata sotto ad una lampada riscaldante che mi hanno prestato; l’ho chiamata Vittoria perché volevo convincermi che ce l’avrebbe fatta a vincere questa battaglia contro la morte, ma non è stato così così. L’unica consolazione – continua la volontaria – è la certezza che i casalbuttanesi anche in questa circostanza mi hanno aiutata molto rispondendo ai miei appelli su Facebook e in tanti si sono mossi con delle offerte che mi hanno permesso di ammortizzare i 470 euro che ho speso per le cure. Insomma quando ho messo la notizia con le foto e i video sui social è partita una gara di solidarietà che mi ha davvero commosso».

Per avere la prova del nove basta andare sul suo profilo e leggere i messaggi eloquenti che ha ricevuto: «Ci sono. Dimmi solo come». «Noi ti aiutiamo».

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