Cuore a mille tra Luca e la mamma

CINGIA DE' BOTTI - Quanta commozione domenica pomeriggio nell’incontro tra Luca Lupi di Torricella del Pizzo, ospite della Fondazione Elisabetta Germani, e la mamma Bianca Balocchi. Erano quasi quattro anni che madre e figlio non si vedevano, a causa del Covid contratto da Luca e dei suoi conseguenti ricoveri ospedalieri. L’occasione è stata data dal 55esimo compleanno del torricellese, nato il 18 giugno 1968.

Ad organizzare tutto è stata la sorella di Luca, Annita, giunta alle 16 nella Rsa cingese con Roberto Gringiani, che ha accompagnato con mille attenzioni Bianca, costretta su una carrozzina, tramite il Doblò dell’associazione Auser di Torricella.

Il momento dell’incontro di mamma e figlio è stato toccante. Annita è andata a prendere il fratello nella sua stanza e l’ha accompagnato nella sala ritrovo vicina all’ingresso, senza spiegargli il motivo. Inizialmente Luca non si era accorto della presenza della mamma, poi ha girato lo sguardo e l’ha vista. E c’è stato uno scambio affettuoso di saluti. Occhi lucidi in Bianca, 86 anni, e anche a Luca, che non si aspettava la sorpresa.

«Ho sofferto tantissimo», ha continuato a ripetere Luca, nella sua fragilità, eppure sorprendente per la grande ripresa fisica che ha avuto dopo la batosta subita. Rivedere la mamma gli ha suscitato chissà quanti ricordi ed emozioni. Sentimento condiviso con Bianca: «E’ davvero un’emozione forte», ha commentato la mamma.

«Luca ne ha passate tante, è stato anche in condizioni gravissime, tanto da farci temere per il peggio — racconta Annita —. Il suo è stato un percorso tortuoso, con alti e bassi, momenti di speranza e momenti di sconforto».

«Io — dice Annita — vorrei ringraziare tanto la Fondazione Germani e in particolare il dottor Maurizio Corsi, prossimo alla pensione, perché con la sua équipe in questi anni ha sempre curato Luca con molto scrupolo, e fare un in bocca al lupo alla dottoressa Emanuela Catenacci che prenderà il posto di Corsi, per il suo percorso in struttura».

Tra mamma e figlio tanti sguardi, più che parole. Abbracci e carezze che in un caldo pomeriggio quasi estivo hanno cancellato tutte le paure e il dolore passato. Con un invito indiretto ad essere grati quando c’è la salute, che troppo spesso si dà per scontata mentre è il bene più prezioso. 

Luca e mamma, l'abbraccio dopo quattro anni

Dopo tanti problemi che li hanno tenuti lontano, oggi la festa di compleanno del figlio