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SONCINO

Super volontaria a 89 anni, è la 'star' della festa del Fiume

Rosetta da 36 anni è la cuoca della rassegna. E a fine sera un bel mazzo di fiori: «Una bella emozione»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

18 Giugno 2023 - 05:20

Super volontaria a 89 anni, è la 'star' della festa del Fiume

SONCINO - Quando si dice festa del Fiume si dice Oglio. Ma anche patatine e salamella. E anche aiuto ai più deboli. Insomma, si dice il fiume e la festa. Poi lo scopo. Ma ‘Festa del Fiume’ significa anche Rosetta De Vecchis, per chi sta in cucina. Specialmente per chi come lei, e sono pochi, ci sta da trentasei anni. Che sono, poi, 36 su ottantanove. E vedendola, come quando ha energicamente imbracciato quel mazzo di fiori donato dai volontari del Gruppo H Quartiere Brolo sulla riva, non si direbbe. Eppure è così. La torta fritta, la salamella, le patatine, il primo, la costata e pure le verdure. Se tra questi piatti c’è il più buono che un soncinese abbia mai mangiato, la probabilità che l’abbia cucinato Rosetta è altissima.


L’omaggio del mondo solidale soncinese non è mancato. Ed è arrivato pure a sorpresa. Lì alla fine di una serata come tante di mangiate lungo il fiume. Sotto la tettoia di una colonia, più precisamente al centro della pista da ballo che si usa di solito per i concerti o per le danze. Rosetta ce l’hanno portata quasi con l’inganno. «Un’emozione grandissima», il suo unico commento. «Sì ma, adesso, cosa dico?» la domanda fatta agli amici di una vita, quelli che ha visto crescere dentro e pure fuori dalle cucine, una volta al centro dell’attenzione. Poi fiori. Un bel mazzo, fresco e profumato, solo per lei. E l’applauso.


«Non ci ha sgridato, stavolta. Perché fossimo stati dietro ai fornelli e avessimo sbagliato qualcosa la storia sarebbe stata diversa...» hanno aggiunto sollevate le giubbe gialle del Brolo, terminata la serata. Che, peraltro, è andata a gonfie vele. Il che non è un male, dato che oggi e domani si fa lo scatto verso il traguardo. Oggi, tra l’altro pure a pranzo, per essere precisi.


Quanto e perché i soncinesi amino la Festa del Fiume lo raccontano i dati. Un esempio, molto semplice, arriva dal bilancio indicativo del 2018, un anno che nemmeno è stato da record: il Brolo ha distribuito oltre 56 mila euro. Oltre il 65% degli utili è stato erogato alle comunità organizzate per superare la disabilità e l'handicap, realtà che con servizi e strutture sono quotidianamente a fianco di famiglie e loro congiunti: le onlus cremasche Anfass, Patronato discenetici, AlatHa e Diversabilità; poi le società sportive Il Dosso e Baskin Soncino attive in progetti inclusivi attraverso lo sport. Senza dimenticare il sostegno all'handicap nell'ambito della scuola locale con i progetti ‘Lo sguardo degli altri’ e ‘Oltre gli ostacoli’.

Altri fondi sono stati erogati all'oncologia (Fondazione ANT), al Centro diurno sordo-muti in Brasile dove opera la concittadina Santina Cedri, per le orfane indiane di Joice, per la sede alla marchigiana Anffas Sibillini colpita dal terremoto del tempo e molti altri. Ogni anno non manca l'attenzione alla comunità scout soncinese, in prima linea nel servizio ai tavoli durante la festa del fiume e da sempre ospitati in colonia per le loro attività. Altri contributi, negli anni, sono stati destinati a realtà solidali di Soncino come la protezione civile Il Grifone, la serata dello spiedo in Fondazione Rsa, l’ asilo parrocchiale San Martino, il gruppo Oltre la Porta, il circolo Argo e Donne per Soncino.

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