L'ANALISI
04 Giugno 2023 - 15:30
I volontari dell’Avis di Soncino in posa, terminati i lavori, nel Fagiolo di Castelgiardino
SONCINO - Brolo e donatori del sangue, Colonia fluviale e Castelgiardino, Festa del Fiume e Festa dell’Avis. Nel dire che a organizzare le ricorrenze solidali più grandi dell’anno è impegnato mezzo paese, e che l’altra metà si siederà al tavolo, si sbaglia di poco. E si è visto in questi giorni, con un esercito di volontari, biancorossi in centro e gialli sulle rive, a lavorare senza sosta. L’estate magica di Soncino, ovviamente, non nasce dal nulla. Tutto pronto per il Fiume, in via Brescia, dove le ‘giubbe gialle’ di Davide Maninetti hanno già montato tensostrutture, cucine e spazi comuni. Si parte tra poco, d’altronde, con le griglie calde alle fiamme già questo venerdì e poi ancora sabato, domenica e lunedì. Come da tradizione, di mezzo la mini-pausa. Poi si torna a rimpinzarsi, a colpi di cibo nostrano e solidarietà, giovedì 15, venerdì 16, sabato 17, domenica 19 e lunedì 19. Sull’offerta poco da dire, ogni soncinese conosce il menù a memoria. Memorabile lo gnocco fritto, spettacolari patatine e salamelle. Ma c’è anche la pasta, la carne, i formaggi. ‘Sagra’ sì, ma senza rinunciare al gourmet insomma. L’atmosfera speciale, poi, la creano i ragazzi che servono (in prima linea gli Scout) e i bimbi che giocano nella vecchia colonia, tra altalene e alberi. Una vera istituzione, la Festa del Fiume, capace di raccogliere negli anni qualcosa come 150 mila euro a edizione. Tolte le spese, va tutto in beneficenza.
E se il Brolo torna alla carica, l’Avis pensa a una nuova formula che sappia mixare tutto quanto di buono fatto negli ultimi anni. Partendo dal classico: confermata la tre giorni. Al ‘Fagiolo’ cucine aperte venerdì 30, poi l’uno e il due di luglio. L’anno scorso si è dovuti ripiegare per la formula ‘solo pizza’, principalmente causa Covid e lungaggini logistico-burocratiche. Deliziose, ma lente di preparazione e non per tutti. Questa volta si punta al ‘top’: tornano le patatine (da molti considerate le più buone), torna la carne e c’è perfino il pesce. In pratica, un ristorante vista fortezza del ‘400. E, per di più, il forno per la pizza resta. Non manca nulla. E come per il Brolo col suo Fiume, neanche musica e spettacoli. L’altro elemento in comune, neanche a dirlo, è quello della generosità. L’Avis di Soncino, oltre a donare il sangue (è sul podio provinciale) e quindi a salvare vite, aiuta le scuole, le altre associazioni e gli ospedali. I soldi ‘per il panino col salame’, quindi, hanno una nobile tracciabilità. Il vertice, Giorgio Forloni, ci crede e invita tutti a provare. Per entrambi i gruppi, tra i più importanti della storia cittadina, è l’anno della rinascita.
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