L'ANALISI
15 Giugno 2023 - 17:49
CALVATONE - All’insegna di un più stretto collegamento tra la realtà accademica e quella territoriale, il Comune di Calvatone ha approvato un protocollo d’intesa con l’Università degli Studi di Firenze finalizzato alla valorizzazione del contesto territoriale, paesaggistico e archeologico dell’antica Bedriacum, il vicus romano da tanti anni oggetto di indagini.
Il sindaco Valeria Patelli lo aveva anticipato durante la conferenza stampa di presentazione della campagna di scavi 2023: «Amplieremo le collaborazioni con gli atenei». La responsabilità delle ricerche sul campo fa capo sempre all’Università degli Studi di Milano, tramite il professor Lorenzo Zamboni, responsabile degli scavi, ma da quest’anno c’è stato il ritorno dell’Università di Pavia e la confermata collaborazione dello Iulm di Milano. Per ulteriori approfondimenti e consulenze scientifiche si sono affiancate anche le Università di Firenze e di Trento.
A proposito di questi rapporti con gli atenei, la giunta comunale di Calvatone ha dichiarato che «è opportuno individuare un gruppo di lavoro multidisciplinare per la definizione di strumenti di promozione, conoscenza e valorizzazione del sito» e che «è necessario ampliare le competenze e la base di conoscenza per una valorizzazione di qualità». Scopo dell’amministrazione comunale è «contribuire alla costruzione di un sistema di promozione integrata del territorio, facendo leva sull’attrattività del sito archeologico, quale parte di una più ampia rete di beni culturali e ambientali».
L’accordo, che regola anche i compiti in termini di coperture assicurative del personale, è stato siglato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, rappresentato dal suo direttore, il professor Giuseppe De Luca, e per il Comune da Sabina Candela, la segretaria comunale, in qualità di responsabile del servizio dell’area amministrativa. Il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze e il Comune di Calvatone ritengono «altamente significativo» instaurare un rapporto di collaborazione e patrocinio, «nel quale le attività di studio e ricerca condotte dal Dipartimento di Architettura possano integrare, con l'utilizzo di risorse qualificate e strumenti adeguati, le corrispondenti attività sviluppate dal Comune di Calvatone». Il Dipartimento è impegnato «nelle attività di disseminazione della cultura del progetto come parte integrante del proprio impegno nella ricerca e nella didattica anche al di fuori della propria sede».
L’accordo serve a disciplinare in sostanza il fatto che l’attività dell’università toscana si svolgerà anche sul territorio del Comune di Calvatone e presso il sito archeologico, richiedendo eventualmente la presenza di personale fuori sede per svolgere l’attività scientifica e di ricerca che sarà ritenuta opportuna.
Viene anche precisato che il «Dipartimento di Architettura rivolge particolare cura a iniziative tese a potenziare i rapporti con enti pubblici e privati nonché con gruppi di studenti e ricercatori universitari che desiderino partecipare alle attività di scientifiche fuori sede nell’ambito, a esempio di tesi di laurea, seminari tematici e tesi di dottorato».
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