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Bedriacum, nuovi scavi archeologici: al lavoro cinque atenei

Parte la nuova campagna a Calvatone. Zamboni: «Possibile grazie al Comune»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

14 Maggio 2023 - 05:05

Bedriacum, nuovi scavi: al lavoro cinque atenei

Valeria Patelli, Lorenzo Zamboni e Stefano Maggi

CALVATONE - Da domani sino a venerdì 9 giugno, a cura dell’Università degli Studi di Milano, si terrà una nuova campagna di scavi archeologici a Bedriacum.

L’operazione, ha spiegato ieri in sala consiliare, affiancato dal sindaco Valeria Patelli, il responsabile delle ricerche, Lorenzo Zamboni, docente di Archeologia e storia dell’arte romana, «oltre al coinvolgimento della Soprintendenza di Mantova, quest’anno vedrà il graditissimo ritorno dell’Università di Pavia, qui rappresentata da Stefano Maggi, docente di Archeologia classica, e ci sarà anche la collaborazione dello Iulm di Milano».

Non solo, perché prenderanno parte ad alcuni rilievi anche le Università di Trento e di Firenze.

«Quest’anno proseguiremo le attività nel settore nord dell’area, di proprietà della Provincia di Cremona – ha annunciato Zamboni —. Lo scorso anno abbiamo scoperto la presenza di un magazzino seminterrato. Con la nostra indagine stiamo cercando di ricostruire l’urbanistica del vicus in modo da evidenziare le strutture legate al commercio e alla viabilità della zona, fondamentali per la vita di un centro come Bedriacum».

La speranza resta sempre quella di trovare evidenze della presenza della via Postumia, ad esempio. Chiunque potrà partecipare alle visite guidate, mercoledì 24, 31 maggio e 7 giugno alle 15.30 (gradita la prenotazione al 339-3079093 o alla mail visitorscentre.calvatone@gmail.com). Già in lista ci sono alcune scolaresche.

«Un grazie sentito va al Comune, senza il cui contributo la campagna non sarebbe possibile», ha rimarcato Zamboni.

Maggi, che coordina un team di studio a Rivanazzano, già a Calvatone nel 1987, ha espresso compiacimento per l’apporto del suo ateneo: «Porteremo qui 4 studenti». Da Milano ne arriveranno oltre 20. Si è inoltre complimentato con il Comune per il notevole supporto offerto alla creazione di quello che «si può definire come laboratorio culturale».

Patelli ha detto che «l’intera comunità calvatonese sostiene questo progetto, che auspico possa essere fatto sempre più proprio da tutto il territorio. Continuiamo a credere nella enorme valenza culturale di questi scavi, che necessitano però di una serie di servizi a supporto. Stiamo lavorando a un progetto di foresteria».

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