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I FUNERALI DEL CAVALIERE

L'addio a Berlusconi, gli ‘azzurri’ cremonesi: «Per sempre il nostro presidente»

A Milano Salini, Malvezzi, Sisti, Patelli, Donida, Sanchirico e diversi militanti: «Cerimonia solenne, ma semplice»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

15 Giugno 2023 - 05:25

L'addio a Berlusconi, gli ‘azzurri’ cremonesi: «Per sempre il nostro presidente»

CREMONA - «Il cuore è con il Presidente, andremo avanti con lui al nostro fianco, nel segno che ha lasciato in questi 30 anni in cui ha fatto la storia d’Italia». Una folta delegazione cremonese ha partecipato ieri al funerale di Silvio Berlusconi. Sindaci, consiglieri comunali e provinciali e diversi militanti, che non potevano mancare.

Tra loro l’eurodeputato soresinese Massimiliano Salini, il coordinatore provinciale e sindaco di Soncino Gabriele Gallina, il consigliere comunale di Cremona Carlo Malvezzi, i sindaci di Castelvisconti Alberto Sisti, di Calvatone Valeria Patelli, il coordinatore cremasco Gianmario Donida, il consigliere muccese Donato Sanchirico, e diversi militanti, tra cui lo storico Licinio Rainieri. Per molti di loro non è stato possibile entrare in Duomo, i posti erano accreditati, per le massime cariche civili e militari, parlamentari, imprenditori e personaggi dello spettacolo e dello sport. Fuori, sul sagrato del Duomo e in tutta la piazza, migliaia di persone.

Massimiliano Salini

«Un grande momento di raccoglimento ha accolto il feretro – racconta Malvezzi –: grazie ai maxi schermi tutti hanno comunque potuto seguire la funzione, che è stata solenne, ma semplice. Guardando le migliaia di persone presenti, mi ha colpito il fatto che arrivassero da mondi molto diversi, che Berlusconi ha saputo intercettare caratterizzandoli, divenendone il protagonista, non in modo marginale, ma significativo. Il presidente è stato un innovatore in tanti campi, dall’edilizia allo spettacolo, sino allo sport. Di fronte a questa sua ricchezza di talenti, anche chi magari non la pensava come lui in politica, non può non essergli riconoscente. Inoltre, ognuno di noi, partecipando a questo funerale ha portato con sé un pezzo della sua storia, quella che ha vissuto al fianco di un grande presidente».

Carlo Malvezzi

Salini mette in evidenza la dimensione popolare della cerimonia. «Oggi è stato il momento del silenzio e della preghiera, una partecipazione che dà il senso dell’imponenza della figura di Berlusconi, tra adoratori e detrattori, militanti e semplici curiosi. La città di Milano si è trasformata per il presidente. Anche l’omelia dell’arcivescovo Mario Delpini l’ho trovata molto appropriata». Delpini ha ricordato come «Berlusconi sia stato certo un uomo politico, sia stato certo un uomo d’affari e un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di lui? Che è stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio».

Valeria Patelli

Salini torna poi sul futuro di Forza Italia. «Il clima che ho percepito oggi (ieri, ndr) è quello della consapevolezza che si debbano prendere decisioni importanti. La sensazione è che ci sia un flusso che continua e il coordinatore nazionale Antonio Tajani è particolarmente determinato nel non rallentare nel ritmo del lavoro. Penso all’attività del governo, all’interno del quale il posizionamento di Forza Italia ha un’importanza enorme a livello soprattutto qualitativo con la necessità che l’esecutivo ha di accreditarsi in Europa, attraverso il partito popolare europeo. Ci saranno poi dovuti passaggi formali, come da statuto, che saranno brevi, una tempistica di assestamento, ma nessun tergiversare».

Gallina aggiunge: «Ho avuto la netta sensazione di una partecipazione molto sentita, anche da parte di tanti ragazzi e ragazze. Non una presenza legata alla semplice curiosità, ma spinta dalla volontà di dare una testimonianza e l’ultimo saluto al presidente. Moltissimi si sono fermati per oltre due ore, sotto il sole e al caldo, proprio per accogliere il feretro e poi aspettare la fine del funerale. Il silenzio della piazza durante la funzione ha dato chiaramente l’idea di come sia stata la giornata del raccoglimento e del lutto. Abbiamo tutti voluto dare l’ultimo saluto, e adesso guardiamo avanti. I vertici del nostro partito lo sanno bene, c’è da continuare nella linea che il presidente ci ha dettato negli ultimi mesi».

All’uscita del feretro dal Duomo, è scattato l’applauso delle migliaia di presenti. Davanti alla bara, il necroforo con la foto del Cavaliere sorridente. Dietro i figli in lacrime, la compagna Marta Fascina. I tifosi del Milan, ma anche quelli del Monza, hanno intonato i cori da stadio. Al grido di «C’è solo un presidente», piazza Duomo ha abbracciato per l’ultima volta il Cavaliere.

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