L'ANALISI
15 Giugno 2023 - 05:10
CASALMAGGIORE - «Noi del Concass non ci fermiamo mai e abbiamo ideato un percorso laboratoriale dedicato alla cura e manutenzione della bicicletta». A dirlo è Cristina Cozzini, direttrice del Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, che spiega come il laboratorio, avviato ad aprile di quest’anno, stia vedendo la partecipazione attiva di persone del territorio, che nello stare insieme e nel fare stanno acquisendo diverse competenze e abilità: «I primi incontri infatti sono stati dedicati all’imparare le principali tecniche di riparazione, manutenzione e rigenerazione delle biciclette e si sono svolti presso i locali della Fondazione Santa Chiara di Casalmaggiore – spiega Cozzini —. I meccanici della Ciclofficina Sociale Lagaredesgars di Cremona (Cooperativa Sociale Cosper), che hanno realizzato la fase laboratoriale, hanno inoltre ospitato i partecipanti presso la loro ciclofficina di Cremona per approfondire gli apprendimenti e far conoscere una realtà ormai radicata».
Il progetto è nato dalla collaborazione tra i diversi soggetti che nel territorio si occupano di inclusione lavorativa e disabilità: Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Provincia di Cremona e Centro psico sociale di Asst Cremona con sede a Casalmaggiore. «Le persone coinvolte non sono mai mancate ai sedici appuntamenti previsti, partecipando con grande impegno ed entusiasmo». Anche la visita a Modena al laboratorio di cargo bike e ciclofficina sociale ha suscitato molto entusiasmo nei partecipanti, che hanno potuto poi vedere Associazione Porta aperta Modena (emporio solidale, centro per il riuso e inserimento lavorativo di persone con svantaggio), Ciclofficina Popolare Rimessa in Movimento e il laboratorio di riciclaggio e riuso creativo Tric e Trac Modena. «Possiamo dire – commenta la direttrice del Concass – che il giro in bicicletta ha cercato di toccare tutte quelle realtà della città che si stanno muovendo sul tema dell'economia solidale. Restano ormai gli ultimi incontri che verranno realizzati a Cremona. A conclusione del percorso tireremo le somme: possiamo comunque dire che l’esperienza, del tutto nuova sul nostro territorio, ha incontrato grande partecipazione e coinvolgimento sia dei ragazzi che degli operatori. Che cosa aspettartici dal futuro? Ad oggi non lo sappiamo ancora ma sicuramente ogni volta che saliremo in sella guarderemo le nostre biciclette con occhi diversi».
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