L'ANALISI
13 Giugno 2023 - 17:27
SORESINA - Un po’ come faceva la popolare trasmissione ‘Ciao Darwin’, però in modo più elegante. Ancora una volta la genialità è di casa alla Zucchi Falcina, Rsa di Soresina, dove i dipendenti hanno inventato l'evento ‘macchina del tempo’. E, al primo giro, è toccato alla Belle Epoque, cioé a quel periodo che è intercorso tra la fine dell’Ottocento e i primi del ‘900.
La testimonianza dei nonni, protagonisti nel ruolo di attori e viaggiatori temporali, con tanto di costume: «La macchina del tempo della Zucchi Falcina ci ha portato alla Belle Epoque per un pomeriggio di divertimento e di ironia, mettendoci nei panni delle belle dame e dei gentiluomini d'antan, il tutto nella suggestiva cornice del ‘Candle Light Concert’ che ci ha emozionati. E con qui cappelli, sembravamo dive e signori! Che bellezza!».
Entusiasta anche il numero uno della struttura, Donato Sigurtà: «Ospiti e familiari, con il nostro staff animazione, ci hanno riportato indietro nel tempo con una coreografia pazzesca e una partecipazione da protagonisti. Insomma, queste sono le vere e grandi soddisfazioni, vedere la felicità sul volto dei miei nonni e delle loro famiglie riempie il cuore di gioia».
Certo, le stanze sono belle. Certo, c’è pure la Tv. E, a dirla tutta gli anziani inquilini hanno pure una cappella per la messa, il parrucchiere e il ristorante. Di fatto la Zucchi Falcina è una piccola città e, quindi, non stupisce che al suo interno ci si diverta e si stia un gran bene. Non è per questo, però, che è tanto gettonata. O, almeno, non solo per questo. È anche, e soprattutto, perché lo staff vuole regalare ai custodi del passato una permanenza degna di essere ricordata. Come su carta, per l’appunto.
E da qui i guizzi geniali, come la macchina del tempo. Che non è un caso unico e isolato, tra l’altro, perché il mercatino dei libri, quello del riuso, la expo dei motori e molto altro ancora hanno a loro volta lasciato il segno. Senza scordare, e qui si torna in tema storico e coreografico, la spettacolare ‘Rsa Pub Irlandese’, esperimento che ha mandato in visibilio figli, fratelli e nipoti degli ospiti.
Ma la macchina del tempo, per ora, batte tutto. Unica nel suo genere, diventerà pure un appuntamento cadenzato. Quasi superfluo, ormai, dire che tutto è stato organizzato e studiato alla perfezione: dai cilindri alle tube, passando per i lampadari e il pianoforte, per chiudere col buffet e la sala da ballo. Il civico sette di via Grami, insomma, ha fatto un salto indietro di cent’anni, ma nel modo più nello possibile. Il voto lo danno gli invitati alla festa, ed è univoco. Come la domanda, sempre la stessa: «Quando lo rifacciamo?».
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