L'ANALISI
11 Giugno 2023 - 19:15
Gli avisini che hanno raggiunto le 100 donazioni
CREMONA - Una festa per ricordare l’importanza del dono, un’occasione per rammentare quanto la salute non sia solo una condizione di assenza di malattia, ma una condizione di benessere psicofisico e sociale da condividere e coltivare insieme: questi i contenuti veicolati nell’ambito dell’assemblea straordinaria dell’Avis all’interno della quale il presidente Giuseppe Scala, il vicepresidente Vittorio Cavagliere e Andrea Bodini hanno premiato chi ha raggiunto le 75 e le 100 donazioni.
«La convocazione dell’assemblea straordinaria è stata dettata dalla necessità di modificare lo statuto per l’iscrizione al registro Nazionale del Terzo Settore — afferma il presidente Scala —. È stato un modo, nel 90º della nascita dell’Avis, per premiare anche coloro che hanno raggiunto il traguardo delle 75 donazioni, 66 in tutto, e coloro che hanno raggiunto le cento donazioni, 180 cittadini. Abbiamo poi voluto la testimonianza del dottore Enrico Carlino, che ha raccontato la sua esperienza di volontario nel Kashmir».
Carlino ha raccontato dell’azione dei volontari dell’Andi di lavorare per la cura e la prevenzione in India, nella regione del Ladakh, che ha visto impegnati dal 2011 ad oggi di un’ottantina di volontari con l’apertura di due cliniche a Pandum, con l’inaugurazione di una di queste nel 2017 alla presenza del Dalai Lama. Carlino ha raccontato l’impegno del gruppo di dentisti nel curare prima e nell’educare alla prevenzione dell’igiene orale poi.
A concludere la mattinata è stato il sindaco, Gianluca Galimberti che ha proposto una riflessione sul dono e il volontariato.
Alla fine buffet per tutti, curato dagli studenti dell’Einaudi, affiancati dal professore Dionisi Zoppi.
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