L'ANALISI
11 Giugno 2023 - 11:02
CREMONA - Licenze, sicurezza, nuovi servizi. Il tema da sempre ‘caldo’ delle attività gestite dai taxi a Cremona torna sotto i riflettori. Accade grazie alla risposta dell’assessore al Commercio, Barbara Manfredini, all’interrogazione scritta presentata a suo tempo dal consigliere comunale Giuseppe Arena, riguardante, appunto, le licenze taxi. «Relativamente alla proposta di migliorare e razionalizzare il servizio taxi nonché di predisporre il bando per l’assegnazione delle licenze disponibili - scrive l’assessore Manfredini - si evidenzia che nel Comune di Cremona attualmente sono autorizzati 24 tassisti ed un consorzio di radio taxi. Le postazioni di stazionamento dotate di colonnina telefonica sono due (piazza Roma e Stazione) e due piazzole sono dedicate allo scarico e carico dei passeggeri (ospedale Maggiore e Porta Venezia). Il servizio è organizzato sulla base di un sistema di turnazione che copre un arco temporale che va dalle 6 alle 24. In base al vigente regolamento - prosegue Manfredini - le prenotazioni di chiamata possono essere accettate solo se prese attraverso il radio taxi.
Trattandosi di un servizio pubblico, le tariffe vengono approvate dal Comune e il controllo dei turni e delle norme di esercizio demandato prevalentemente alla Polizia locale, con controlli effettuati anche nelle ultime settimane. Il quadro giuridico di riferimento è costituito dalla legge quadro 15 gennaio 1992 n. 21 e dal regolamento comunale, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale 20 aprile 2006. Attualmente - prosegue l’assessore - sono disponibili per l’assegnazione 4 licenze taxi, per le quali l’ufficio, dopo aver acquisito il parere della commissione comunale consultiva nella seduta del 21 aprile scorso, sta effettuando gli approfondimenti giuridici che si rendono necessari sulle recenti modifiche normative, per poi avviare la procedura selettiva pubblica».
Da tempo riorganizzazione e riqualificazione del servizio taxi sono dibattute sia in commissione consultiva sia nell’assemblea del 21 aprile, in particolare sulla necessità di prevedere il servizio anche nel periodo notturno. «Il tema richiede una serie di valutazioni in quanto dalla discussione sono emerse diverse criticità e problematiche che meritano attenzione ed approfondimento: il tema della sicurezza di notte, la necessità di riposare al mattino con il rischio di non soddisfare la reale richiesta di domanda durante la giornata, l’esigenza di conoscere il reale bisogno di servizio di notte per capire se è necessario istituire un servizio che copra tutto il periodo notturno e se sia sufficiente implementare il turno serale aumentando il numero delle auto in servizio e/o estendendo anche l’orario finale del turno (attualmente ore 24). detto che la nuova selezione pubblica per assegnare le licenze disponibili è imminente, si ritiene opportuno - conclude Manfredini - affrontare nuovamente la tematica dopo l’assegnazione delle nuove licenze per trovare soluzioni condivise nell’interesse di tutti». Insomma, dopo la quantità, con l’incremento dei taxi operativi in città, si passerà alla qualità, tanto del servizio quanto dell’attività lavorativa e del benessere degli stessi tassisti.
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