L'ANALISI
11 Giugno 2023 - 10:05
Alessandro Lanfranchi
CASALMAGGIORE - C’è un inghippo di natura tecnico-amministrativa alla base della mancata erogazione, dal 1 gennaio del 2021, del cosiddetto bonus idrico, che interessa migliaia di cittadini in provincia di Cremona per un totale di due milioni di euro circa, ma che, secondo quanto assicura l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi ora è finalmente in via di risoluzione e nelle prossime settimane si vedranno i risultati. La questione viene sollevata da una cittadina di Casalmaggiore. «Da due anni e mezzo — dice — sto aspettando il bonus idrico ma non riesco ad ottenerlo da Padania Acque». Il bonus idrico rappresenta un aiuto importante per le famiglie, in particolare quelle che faticano ad arrivare alla fine del mese. Il principale requisito per richiedere il bonus acqua è essere in possesso di una dichiarazione Isee da cui risulti un reddito inferiore o uguale a 8.265 euro o un reddito pari a 20 mila euro se si hanno almeno quattro figli a carico.
«Ho ottenuto la liquidazione del bonus luce e del bonus gas senza problemi — prosegue la casalese —, ma continuano ad arrivare le fatture senza il bonus idrico. Ho inviato e-mail in quantità, ho fatto telefonate, ma senza esito. A un certo punto mi sono stancata e ho provato a non pagare una fattura. Mi sono però subito arrivati i solleciti e tra l’altro devo prendere dei permessi dal lavoro per andare a ritirarli da un tabaccaio. Non capisco perché non si riesca a trovare una soluzione».
La risposta di Lanfranchi: «Meno di un mese fa, dopo solleciti, siamo finalmente riusciti ad accedere agli elenchi degli utenti beneficiari dei bonus e abbiamo così iniziato a verificare le posizioni individuali. Il problema della mancata erogazione è dipeso da una motivazione tecnica, perché gli elenchi, affidati all’acquirente unico, erano su un tracciato informatico che non era purtroppo leggibile dai nostri sistemi. Parliamo di numeri consistenti. L’importo complessivo da erogare è di due milioni di euro. Gli utenti interessati del 2021 sono 10.500, saliti di qualche centinaio di unità nel 2022. Nel 2023 se ne sono aggiunti altri 1500 e siamo pertanto arrivati a un totale di 12.500 persone quest’anno. Adesso, entro l’1 agosto 2023, dovremo aver concluso le erogazioni, che avverranno con sconto in fattura oppure tramite assegno circolare o bonifico. Saremo soggetti a verifiche da parte di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, e se non ottemperassimo entro i termini potremmo essere soggetti a sanzioni».
Lanfranchi ricorda che in caso di difficoltà a pagare le bollette, l’erogazione dell’acqua non verrà comunque tolta e non saranno applicati interessi di mora. «C’è poi la possibilità di rateizzare il dovuto o di accedere alla Banca dell’Acqua. Chi si trova in condizione sociale di morosità incolpevole, può risolvere il proprio debito nei confronti di Padania Acque prestando ore di lavoro a beneficio della collettività».
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