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Violenza contro le donne, altre 32 vittime in un anno: «Solo la punta dell’iceberg»

I casi seguiti dal centro specializzato cremasco nel 2022 calati del 30%. Italiani quasi 8 orchi su 10. Tra le abusate bassi livelli di istruzione e redditi insufficienti. Prevalgono i maltrattamenti psicologici

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Giugno 2023 - 05:05

Violenza sulle donne, casi in aumento

CREMA - I casi seguiti l’anno scorso sono diminuiti del 30% rispetto al 2021, scendendo da 89 a 63. Ciò non vuol dire, purtroppo, come hanno ricordato ieri il presidente dell’associazione ‘Donne contro la violenza’ Gianna Bianchetti e la psicologa Paola Uberti, che il problema degli abusi di genere in città e nel territorio si stia risolvendo. «Certo c’è una maggiore presa di coscienza nella società in generale, altrettanto dicasi per le vittime, che hanno più propensione a segnalare, ma quello che vediamo noi, dal nostro osservatorio, rimane pur sempre la punta di un iceberg».

I dati 2022 sono stati presentati alla sede del centro anti violenza di via Mercato: 70 i primi contatti del 2022, di cui poi 63 sono stati quelli presi in carico. Un numero simile all’anno pandemico 2020, quando furono 77 i primi contatti: sono donne che si presentano per chiedere informazioni, appunto un approccio iniziale. Dal 1990, anno di fondazione dell’associazione sono state assistite 1.933 donne. Dei 63 casi seguiti nel 2022, 31 erano nuovi, altri 32 erano stati presi in carico già dagli anni precedenti.

La maggior parte delle persone che si è rivolta al centro negli scorsi 12 mesi è italiana (70%). Circa i due terzi non abita in città. Il livello di istruzione delle vittime di abusi non è molto elevato. Meno del 25% è diplomato e solo il 12% ha raggiunto la laurea. Prevalgono le donne sposate (25 casi), poi le nubili (16), seguite da separate (8) e divorziate (7). Ben 55 di loro hanno figli, 97 in tutto, di cui 68 sono minorenni. Solo 35 lavorano, 11 lo stanno cercando, 14 sono senza reddito, solo quattro guadagnano più di 1.500 euro al mese.

Tra i maltrattamenti prevale quello psicologico, segnalato da 51 donne, poi le violenze fisiche (37), economiche (26), lo stalking (18) e gli abusi sessuali (14). Sono diverse le donne che raccontano di aver subito più di una forma di violenza. Il numero più alto di donne maltrattate si registra nella fascia di età tra i 38 e i 47 anni (28), poi tra 28 e i 37 (16) e dai 48 ai 57 (11). Non tutte, dopo il percorso con le volontarie, decidono di denunciare alle forze dell’ordine: l’anno scorso l’hanno fatto in 29. Altre 22 hanno scelto di non procedere, in 12 non hanno risposto alla domanda posta loro dalle volontarie e due denunce sono state ritirate.

La presentazione dei dati 2022 da parte dell’associazione ‘Donne contro la violenza’ 

Il maltrattante è nel 37% dei casi il marito, una percentuale più bassa di quella registrata nel 2021, quando il coniuge rappresentava il 50%. Se si aggiungono i conviventi, che sono il 22% e gli ex conviventi (17%) si arriva dunque ad oltre il 70% degli abusi commessi da persone che sono molto vicine, o lo sono state, alla vittima. Solo nel 2% dei casi la donna ha dichiarato di essere stata presa di mira da un collega di lavoro o da un conoscente. La nazionalità dei violenti è in stragrande maggioranza italiana: sono il 77%. Una diretta conseguenza del fatto che a rivolgersi all’associazione siano soprattutto donne nate e vissute nel nostro Paese. Anche nel caso degli uomini il livello di istruzione è molto basso: solo il 2% è laureato e i diplomati non arrivano al 20%.

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