L'ANALISI
05 Giugno 2023 - 05:25
Francesco Pietrogrande con Daniele Toni e il cane Aron, a fianco il pubblico in Cortile Federico II
CREMONA - «Se il mondo fosse condotto da un cane guida, sarebbe migliore». Trasmette così la passione che lo anima Giovanni Fossati, presidente del centro di addestramento gestito dai Lions a Limbiate. Viene da lì Aron, un labrador nero di 18 mesi che ieri mattina è stato ufficialmente donato a un non vedente, Daniele Toni, 58 anni, di Castellaro, Reggio Emilia. «Sono contentissimo — ha confessato a margine della cerimonia — perché spero di potermi muovere con più autonomia e libertà. Per me il cane guida è un’esperienza nuova». E proprio per permettere l’affiatamento fra il cane e il suo padrone, Daniele e Aron staranno insieme per una settimana ospiti al Centro di Limbiate dove saranno aiutati dagli istruttori ad affinare l’intesa.

Un grande successo per il Lions Club Torrazzo guidato da Francesco Pietrogrande che ieri sul palco allestito nel cortile Federico II del palazzo comunale ha ricordato tutte le iniziative messe in campo per raccogliere i fondi necessari. Un cane guida, infatti, costa circa 25mila euro, ma viene ceduto a metà prezzo dal Centro di Limbiate ai Lions Club. E i 12.500 euro sono stati raccolti in circa sei mesi grazie al White party, una cena con abito bianco a cui hanno preso parte circa 100 persone, la gara Lions al Golf Club Torrazzo a cui hanno preso parte 74 giocatori e ai panettoni solidali, circa 800, venduti sotto le feste di Natale. E grazie agli sponsor.
«Questa — ha concluso Pietrogrande — è una giornata importante che ci riempie di orgoglio e ci gratifica. Doniamo infatti a Daniele un angelo a quattro zampe che camminerà al suo fianco e che sarà i suoi occhi». Sul palco per i Lions anche il segretario del Club Torrazzo, Matteo Heyligers, il governatore del distretto Massimo Camillo Conti e Angelo Chiesa, responsabile cani guida per il distretto. Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore alle Politiche sociali Rosita Viola.
«I Lions — ha sottolineato Galimberti — sono un punto di riferimento importante e costante per Cremona, che è una bella città anche perché piena di solidarietà». E Viola ha ringraziato e ha ricordato che per legge i cani guida possono entrare ovunque. Fossati ha ricordato che il Centro, uno dei più importanti d’Europa, dal 1959 ha consegnato 2.280 cani. «Gli animali — ha spiegato — nascono da noi, abbiamo una nursery con cinque sale parto. Poi vanno in affido ad una famiglia per un anno e tornano infine al centro per sei mesi di addestramento». Sono circa 1.300 i non vedenti in lista d’attesa e il Centro consegna circa 50 cani all’anno.
Aron è stato accompagnato a Cremona da Corrado Bernini, da 36 anni istruttore a Limbiate: «L’addestramento del cane serve per dare ai non vedenti la possibilità di muoversi con autonomia, evitando ostacoli e pericoli». Alla cerimonia era presente anche Flavia Tozzi, presidente della sezione cremonese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: «Per buona parte della mia vita mi sono fatta guidare da un cane, che oggi è anziano e non riesce più a camminare. Il cane è un amico che ci consente di essere pienamente autonomi, diventa una parte di te. Animale e non vedente sono una cosa unica. Ci si comprende senza parlare».
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