L'ANALISI
04 Giugno 2023 - 05:25
CREMONA - Sulla pista dell’aeroporto del Migliaro verranno testati gli pneumatici per mezzi pesanti e agricoli prodotti da Prometeon Tyre Group, società italo-cinese nata nel 2017 come spin-off della Pirelli Industrial. L’accordo tra Aeroporto Migliaro Srl, proprietaria del campo d’aviazione cremonese, e il colosso degli pneumatici sarebbe in dirittura d’arrivo: questione di pochi giorni, secondo le indiscrezioni. Che trovano conferma tra le pieghe delle dichiarazioni, stringatissime, della presidente del Migliaro, Vanna Bazzi: «Siamo chiamati a rispettare un patto di riservatezza. Se finalizzeremo qualsiasi genere di operazione, sarà nostra premura darne comunicazione».
I dettagli, sebbene sommari, prendono forma nel rumore di fondo che si è sollevato negli ultimi tempi attorno all’aeroporto: per cento giorni all’anno, concentrati in particolare fra la primavera e l’autunno, il Migliaro sarà riservato alle prove e ai collaudi di Prometeon Tyre Group per un corrispettivo annuo di 70mila euro, di cui 50mila per l’uso dell’area-test e 20mila per lo sfruttamento dell’hangar. L’accordo prevederebbe anche una fee di 500 euro per ogni giornata supplementare di utilizzo.
Il contratto, secondo i rumors, avrebbe una durata decennale e comporterebbe la sospensione delle attività di aviazione nelle giornate di lunedì, martedì e parte dei mercoledì. Sembra certo, inoltre, che la società specializzata in pneumatici interverrà sulla pista con un intervento di adeguamento e prolungamento del nastro d’asfalto, con l’obiettivo di ottimizzare l’efficacia dei test.
Aurelio La Monica, presidente dell’Aero Club Cremona-Migliaro, l’associazione con circa 150 soci che gestisce l’aeroporto, saluta con favore l’atterraggio in terra cremonese del gruppo cinese targato Pirelli: «Premetto che l’Aeroporto Migliaro è una società privata che ha tutto il diritto di stringere accordi con altri partner — afferma —. Se è innegabile che l’operazione è destinata a produrre effetti sulle attività legate al mondo del volo, è altrettanto vero che l’ingresso di un’importante società di respiro internazionale potrà dare lustro all’aeroporto, contribuire alla valorizzazione del compendio immobiliare e offrire una spinta positiva all’economia della città e del territorio».
Quindi La Monica aggiunge: «Se i termini dell’accordo sono quelli che ci sono stati prospettati, la nostra programmazione non subirà alcuno stravolgimento. Anzitutto perché il lunedì è da sempre il giorno di chiusura del Migliaro e poi perché le nostre attività si concentrano abitualmente nel fine settimana».
Insomma: nessuno scossone in vista, secondo La Monica. Che lascia intendere a chiare lettere come i vantaggi superino ampiamente le eventuali ripercussioni. Il presidente dell’Aero Club, oltretutto, parla con il tono di chi sa che la rotta è tracciata, senza possibilità di fare inversione: presto accanto agli aerei compariranno automezzi che accelereranno sulla pista non per decollare verso le nuvole, ma per restare appiccicati all’asfalto mettendo alla prova l’efficienza, la durata e la sostenibilità degli pneumatici. In buona sostanza, il Migliaro sarà sia tempio dell’ala che regno della gomma: un hub all’incrocio fra terra e cielo, un polo multifunzione per imparare l’arte del volo e sperimentare la scienza del suolo. Dopo tutto, in un senso e nell’altro, è pur sempre una sfida di prestazioni. Fra attriti e resistenza aerodinamica, inerzia e forza di gravità.
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