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CREMONA

Si aggrappa al treno in partenza, caos e disagi in stazione: denunciato

Resta aggrappato al mezzo in movimento per una cinquantina di metri finché il macchinista si accorge e frena. Convoglio bloccato, ritardi accumulati e passeggeri furiosi

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

02 Giugno 2023 - 20:43

Treno

La polizia in stazione con il folle

CREMONA - Stazione, ore 13,41 di oggi. «Sul binario 4 è in partenza il treno per Treviglio», anzi no. Un folle si aggrappa al treno già in movimento per una cinquantina di metri, fino a quando il macchinista se ne accorge, guardando nello specchietto. E frena per evitare che il folle finisca sulle rotaie e rimanga schiacciato. Treno bloccato, passeggeri rimasti in carrozza, polizia in stazione, ritardi accumulati. Caos e rabbia.

Un viaggiatore racconta il ‘fuori programma’, costato al folle (un 35enne marocchino) una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Costui aveva già messo la sua bicicletta sull’ultima carrozza, poi si è allontanato. «È andato a fumarsi una sigaretta sui gradini del sottopasso». Quando ha sentito l’annuncio del treno in partenza, è corso.

«Si è aggrappato alle sbarre esterne del treno». È rimasto appeso per una cinquantina di metri. Il macchinista ha frenato e, da regolamento, «è rimasto sul treno con la capotreno. Il soggetto è sceso dal predellino dell’ultima carrozza, sbraitando verso il macchinista è arrivato all’inizio del treno. Gli urlava di aprire le porte, perché voleva salire in direzione Crema e perché sull’ultima carrozza c’era la sua bicicletta», ma sia il macchinista che la capotreno gli hanno spiegato che «essendo il treno già partito con il verde, da regolamento non potevano aprire le porte». Gli hanno spiegato che la sua bicicletta sarebbe stata lasciata nella stazione successiva e che lui poteva recuperarla, prendendo il prossimo treno.

«Gli hanno detto che non poteva attaccarsi esternamente al treno già in movimento, perché è un reato». Anziché calmarsi e scusarsi, il folle ha reagito malissimo. «Gridava che nel cestino della bicicletta c’erano i suoi documenti. La capotreno ha chiamato la polizia, perché quella persona continuava a minacciare verbalmente sia lei che il macchinista, picchiando con le mani contro le porte. Voleva che aprissero, ma per regolamento non lo potevano fare, è vietato».


In stazione sono arrivati cinque poliziotti della Volante, macchinista e capotreno hanno aperto la porta e sono scesi. «All’arrivo dei poliziotti, quel soggetto ha inveito nuovamente nei confronti del macchinista. Dopo averlo identificato, i poliziotti, in accordo con il macchinista e la capotreno, hanno prelevato la bicicletta dalla carrozza». Il venerdì del folle è finito in Questura. «Per colpa di questo pazzo, tutti i treni da e per Olmeneta, Brescia e Treviglio hanno subito ritardi». Ore 14.11: il treno è ripartito dal binario 4.

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Commenti all'articolo

  • 1959

    03 Giugno 2023 - 04:02

    "Rischia" una denuncia ? Eh certo, siamo in Italia.

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