L'ANALISI
LA TRAGEDIA IN VERSILIA
02 Giugno 2023 - 08:41
Tiziana Bianchetti e l'auto distrutta
CAMAIORE (LUCCA) - È morta nell’auto, finita contro le protezioni in cemento di un cantiere stradale. A due passi dalle spiagge in cui, da sempre, trascorreva le vacanze. Tiziana Bianchetti, nata a Camisano, avrebbe compiuto 69 anni a settembre ed era la vedova dell’imprenditore dei serramenti Giuseppe Piacentini. L’impatto tra la sua Renault Captur e il new jersey, piazzato alle porte di Camaiore per delimitare la corsia durante i lavori di sbancamento, non le ha dato scampo, l’altra notte.
Quando i soccorritori hanno tentato di rianimarla, ancora distesa nell’abitacolo deformato, hanno avuto la conferma che, per lei, ormai non c’era più nulla da fare. Se non coprire pietosamente il corpo con un lenzuolo bianco, in attesa che fosse trasferito all’obitorio dell’Ospedale Unico della Versilia. Ed è da lì che, domani mattina, la salma partirà per tornare a Crema dai tre figli, per l’ultimo saluto. Il sostituto procuratore di turno non ha ritenuto necessario far eseguire l’autopsia e il nullaosta al rientro in Lombardia è atteso a ore.
Era sola in auto, Tiziana. E la tragedia si è consumata in pochi istanti, attorno alle 20.40, lungo via Provinciale per Camaiore. Vale a dire la strada che collega la zona delle residenze balneari, lungo la costa, al vecchio paese, nel cui centro storico si trova la casa di villeggiatura della famiglia. E dove stava rientrando. Quella serie di rettilinei intervallati da rotonde, Tiziana l’aveva percorsa un’infinità di volte, risalendo dal Lido. Eppure, qualcosa, giovedì notte le ha fatto perdere il controllo della sua Renault.
Su cosa possa essere, stato sta ancora cercando di fare luce la polizia municipale di Camaiore. Ossia gli agenti che si sono occupati dei rilievi dell’incidente fino alle 2 di notte, assistiti pure dei carabinieri. Viene escluso, per il momento, il «coinvolgimento di altre mezzi», per dirla come i verbali. A dare l’allarme, al numero d’emergenza, sono stati gli automobilisti di passaggio. E da subito, il personale dell’ambulanza arrivata in via Provinciale ha temuto il peggio. Il presagio di ciò che, dopo qualche minuto, medico e infermieri sarebbero stati costretti a constatare.
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