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IL SOLLECITO DEL COMUNE

Rifiuti, in coda per i sacchi: errori e tanta rabbia

In via Postumia fra i cremonesi in fila con la lettera: rischiano una multa di 150 euro. Non solo ‘morosi’, ma anche volture non registrate e dotazioni non contabilizzate

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

01 Giugno 2023 - 05:10

Rifiuti, in coda per i sacchi: errori e tanta rabbia

I cremonesi in fila per il Centro Servizi di Linea Gestioni

CREMONA - C’è chi è arrabbiato per la lunga fila, chi perché ha ricevuto la lettera di sollecito per errore e ora deve perdere tempo a dimostrarlo, e anche chi ha già ricevuto la fattura e pensa di avere pagato troppo. In via Postumia 102, fra i cremonesi in attesa di entrare al Centro Servizi di Linea Gestioni prevale lo sconforto e la protesta: «Questione gestita malissimo». La questione è la lettera che Comune e Linea Gestioni stanno inviando fin da aprile ai cittadini che risultano non avere ancora ritirato i sacchi azzurri.

Nella comunicazione la premessa è che il nuovo Regolamento della nettezza urbana ha reso obbligatorio l’uso dei sacchi azzurri con il tag per il conferimento dei rifiuti indifferenziati: «Il mancato ritiro di tali dotazioni è sanzionabile con l’importo di 150 euro». Poi la notifica: «Da una verifica d’ufficio risulta che non ha ancora ritirato la dotazione o le dotazioni (in caso di più unità immobiliari) di sacchi azzurri con Tag per la raccolta del rifiuto indifferenziato».

Infine l’invito a recarsi allo Sportello rifiuti di Linea Gestioni in via Postumia 102. Secondo i dati presentati dall’assessore Maurizio Manzi in consiglio comunale e relativi alla misurazione condotta da ottobre 2021 a settembre 2022, delle 38.921 utenze domestiche, 6.539 risultavano prive di dotazione mentre delle 2.833 non domestiche, quelle senza sacchi erano 529. Numeri che nel frattempo si sono abbassati. Ma fra chi ‘resiste’ e si è visto recapitare la lettera non ci sono solo ‘pigri’ o ‘furbetti’, ma anche tante situazioni originate da errori burocratici.

In fila sventolando la lettera di sollecito del Comune

È quanto sottolinea il consigliere comunale della Lega, Alessandro Fanti: «L’amministrazione comunale — spiega — ha voluto inoltrare circa 4.000 lettere ai cittadini cremonesi che non hanno ancora ritirato i sacchi con tag. Molti di questi — aggiunge Fanti — effettivamente non hanno ancora ritirato la prima fornitura di sacchi, ma allora mi chiedo come, fino ad oggi, abbiano potuto fare correttamente la raccolta del secco indifferenziato: forse la risposta sta nei tanti sacchetti abbandonati per le vie di Cremona. Molti altri utenti però hanno ricevuto la lettera per errori causati dagli uffici».

Fanti cita il caso di volture o subentri non correttamente registrati oppure «errori di registrazione dell’utenza: alcuni risultavano non aver ritirato la dotazione di sacchi mentre in realtà erano in regola». Fanti poi sottolinea un altro punto: «Sulla lettera è indicato il punto di consegna per ritirare i sacchi solo al Centro Servizi in Via Postumia e non sono indicati gli uffici del comune in via Geromini dove invece, anche lì, possono essere ritirati. Per questo altro errore di comunicazione si creano lunghe code in via Postumia. Non si poteva scaglionare l’invio delle lettere in 4 o 5 scaglioni da 1.000 lettere per far fronte alla mole di cittadini da contattare? Ancora una volta chi amministra la città dimostra di non pensare al bene dei propri cittadini e rendergli la vita facile ma gliela complica ancor di più».

Alessandro Fanti


E fra i cremonesi ieri mattina in via Postumia effettivamente la maggioranza era in fila, all’ombra degli alberi, per segnalare un errore. La stessa fila, tra l’altro, la deve fare anche chi non ha ricevuto alcuna lettera, ma deve solo rinnovare la sua dotazione. Maria Teresa, lettera in mano, spiega di essere in fila «per chiare un errore: non corrisponde il codice, ma io i sacchetti li ho ritirati e li sto usando regolarmente». E aggiunge un suggerimento: «Perché non fare come per l’umido, una distribuzione automatica inserendo il codice fiscale?». Anche Maria è stata ‘convocata’ in via Postumia: «Ma io li ho i sacchetti e ne ho consumati solo quattro».


Particolarmente arrabbiati quelli, come Ramona, che sono in fila solo per ritirare i sacchetti e devono aspettare a lungo perché non è stata prevista una corsia veloce per loro. Giovanna mostra le carte: «Ne ho ritirati 30 a giugno dell’anno scorso e ho già ricevuto la fattura. Ma invece per gli uffici risulto aver ritirato due lotti da 30 e inoltre la Tarip è calcolata sulla mia vecchia residenza». In borsa ha la dotazione di 30 ancora intatta. Ma come fa per l’indifferenziato? «Non li uso perché abito vicino alla discarica, questi 30 mi basteranno per una vita». Altro suggerimento che viene dalla fila è quello di prevedere una ‘taglia’ di sacchetti più piccola. Sono tante, infatti, a Cremona le famiglie composte da un solo componente che per riempire i 40 litri dell’attuale sacco minimo ci mettono molto tempo, tenendolo in casa a lungo.

Maurizio Manzi


Giordana ha il marito in Rsa dove gli è arrivata la lettera che lo sollecita a ritirare i sacchi per una utenza che non c’è. Luisa è in fila con la mamma: «I sacchi li ha ritirati mio papà, che poi è mancato. Mia mamma ha fatto la voltura dell’utenza, intestandola a sé, ma ora le è arrivata la lettera di sollecito». Storia identica per Maria Teresa. Fra chi invece ammette il ritardo c’è Mohamed: «Non li ho mai ritirati perché non ho avuto tempo e negli orari di apertura degli uffici sono al lavoro». E dove metteva i rifiuti indifferenziati? «Nel bidone che poi portavo all’isola ecologica».

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