L'ANALISI
29 Maggio 2023 - 08:48
CREMONA - Lo sport come strumento di inclusione e di scambio tra realtà diverse. È con questo spirito che è andata in scena nel carcere di Cremona, la diciottesima edizione della corsa podistica 'Vivicittà Porte Aperte', iniziativa nata per creare un momento di inclusione attraverso lo sport per tutti. Ad organizzarla è l’Uisp Cremona, con la partecipazione del gruppo podistico Dlf e di alcuni rappresentanti del Duathlon e Triathlon cittadini.
Sei i chilometri sui quali si è snodato il tracciato all’interno del carcere, che ha visto sfidarsi circa 80 detenuti, oltre ad una quindicina di studenti di una quinta del liceo scientifico Aselli, accompagnati dal docente Luigi Galli, che hanno condiviso la corsa con i rappresentanti dei gruppi podistici e con l’assessore allo Sport Luca Zanacchi.
All’arrivo Anna Feroldi, presidente di Uisp Cremona, ha dato il via alle premiazioni dei primi dieci classificati, effettuate proprio dall’assessore Zanacchi in compagnia di Rossella Padula, direttrice della Casa circondariale.
«La Vivicittà Porte Aperte – spiega Feroldi – è l’evento clou di una serie di iniziative che abbiamo portato all’interno della struttura. La risposta è stata molto positiva: c’è stata sana competizione tra i ragazzi, che hanno interagito tra loro anche al di là della dinamica sportiva. C’è una sorta di scambio che ritengo molto utile, due mondi diversi che si approcciano e che si scoprono vicendevolmente».
Oltre a Vivicittà, per i detenuti l’appuntamento con lo sport è a cadenza settimanale: «Una volta a settimana — continua il presidente Uisp — i ragazzi praticano diverse attività sotto la guida di un istruttore. Il prossimo appuntamento sarà il 17 giugno, per il torneo di calcio».
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