L'ANALISI
25 Maggio 2023 - 17:54
Piccioni e guano in stazione, in corrispondenza dell'ufficio della Polizia ferroviaria
CREMONA - Le moltissime segnalazioni sul guano che via via si accumulava non sono servite. Ci sono volute le zecche per far chiudere, in stazione, l’ufficio della Polizia ferroviaria. Chiuso per problemi igienico sanitari e trasloco degli 8 agenti nella caserma Marconi della Polizia stradale, in via Massarotti, i quali, tuttavia, per una settimana hanno lavorato «gomito a gomito» con i parassiti pericolosi per la salute dell’uomo.
Solo ieri nell’ufficio è stata effettuata la disinfestazione per la sanificazione dei locali. Una soluzione tampone, perché sono ben altri gli interventi che andrebbero messi in atto per rendere decoroso l’ufficio. Le zecche sono, infatti, la punta dell’iceberg di un problema sollevato da quasi due anni, rimbalzato da Cremona a Milano, al Compartimento della Polizia Ferroviaria regionale, a Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria dei locali. Inutilmente, però.
L’allarme riguardava i piccioni appollaiati sul tetto degli uffici della Polfer e sugli altoparlanti, il guano, ma anche l’umidità che stava rovinando i locali ormai degradati e la mancanza di spogliatoi. Nulla. Circa un anno e mezzo fa, per tenere alla larga i piccioni, sono state messe le reti: non è servito. I piccioni, loro sì, hanno trovato la soluzione, entrando dai buchi del tetto.
Che fosse una situazione al limite, lo ha toccato con mano anche il medico competente. Qualche mese fa, insieme ai poliziotti della Polfer ha inviato numerose segnalazioni destinate al Compartimento regionale. Qualche settimana fa, gli agenti hanno trovato le zecche sulla porta di ingresso dell’ufficio. Hanno girato immediatamente la segnalazione al medico, il quale, a sua volta, ha chiamato l’Ats Val Padana.
Una settimana fa, durante una visita ai locali, si è scoperto che dall’ingresso le zecche dei piccioni si erano «accomodate» in ufficio. Il medico ne ha dichiarato l’inagibilità. Il Compartimento regionale si è mosso: ha incaricato la ditta per la disinfestazione. Il tempo di organizzarsi, sono passati alcuni giorni: gli uomini in divisa hanno condiviso i locali con i coinquilini pericolosi per la loro salute.
Ora, i locali sono stati dichiarati inagibili per questioni igienico sanitari e gli agenti della Polfer ospitati nella sede della Polstrada. Ma serve un intervento radicale: il sottotetto va ripulito dalle montagne di guano e dalle carcasse di piccioni, tutte le fessure vanno sigillate. Un’ordinanza del sindaco, Gianluca Galimberti, responsabile della pubblica sicurezza anche in materia di questioni igienico sanitarie, potrebbe dare una accelerata ai lavori che spettano a Rfi, perché i poliziotti della Polfer possano tornare a lavorare in stazione (la sede naturale), in uffici decorosi e in totale sicurezza. E perché venga tolto il guano anche sul binario, altro luogo di «bivacco» dei piccioni.
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