L'ANALISI
CREMONA
25 Maggio 2023 - 16:59
CREMONA - Si è svolto presso il liceo artistico Stradivari di Cremona la premiazione del concorso a livello nazionale ‘I care, we care, we too!’, promosso dall’associazione ‘I care, we care’ sull’ampia tematica della violenza.
L’intera classe 4C, indirizzo figurative del liceo artistico, ha partecipato al concorso per elaborare un’immagine rappresentativa dell’associazione che da tempo lavora proprio nelle scuole per una maggior consapevolezza tra le nuove generazioni del rispetto nel riconoscimento delle diversità di genere nonché per diffondere una cultura del rispetto, della non violenza e della legalità.
Le allieve e gli allievi dell’artistico avevano già conosciuto il lavoro dell’associazione lo scorso 25 novembre. In quella occasione del monte ore dedicato alla Giornata nazionale di contrasto alla violenza alle donne, l’avvocato Stella Abbamonte, presidente dell’associazione, aveva descritto in modo didatticamente efficace le situazioni critiche delle molteplici violenze nelle quali, in particolare le donne, si trovano quotidianamente coinvolte.
L'avvocato Abbamonte ha descritto il successo del concorso al quale hanno partecipato molti elaborati con diverse tipologie: grafica, figurativo, fotografie, video…provenienti da molti Licei Artistici d’Italia, lavori tutti molto curati e significativi nel messaggio comunicativo. Difficile quindi scegliere tra la grande quantità pervenuta!
La stessa giuria, composta da numerose artiste e artisti che operano in tutto il mondo, ha scelto dopo ampie discussioni un’immagine valida dal p.d.v. della rappresentanza istituzionale, attribuendo il primo premio al liceo artistico Cassinari di Piacenza, ma ha voluto riservare il premio speciale all’opera dell’allieva cremonese Alice Ardigò per la potente forza comunicativa che emana.
Una giurista, l’artista Roberta Calzolari, intervenendo alla premiazione ha dichiarato: «Sono pervenute opere tutte molto qualificanti, impresa ardua dover scegliere ma… questa di Alice è piaciuta proprio per l’immagine emozionante, per la crudezza dei testi citati, espressioni che rappresentano molto realisticamente ciò che subisce qualsiasi vittima di violenza verbale e fisica».
Alice, spiegando i diversi messaggi che ha voluto includere, spiega di aver usato il contrasto di colori complementari come il viola e il giallo per esprimere immediatezza di sentimento, desiderio di riscatto, solidarietà alla lotta all’omotransfobia e alla lotta di tutte le minoranze. Quindi immagine piena di messaggi che le nuove generazioni gridano nelle piazze per abbattere pregiudizi e stereotipi.
L’immagine, sostiene Abbamonte, grazie alla sua potenza comunicativa, può generare nuove collaborazioni nel liceo artistico e nuovi progetti. La professoressa Chittò, docente che ha promosso nella classe la partecipazione al progetto, ha chiarito che tutte le allieve e gli allievi hanno lavorato in piena autonomia senza alcuna interferenza né consigli artistici degli insegnanti.
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