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CREMONA

Calci, pugni e rapina alla festa di fine anno: 21enne in carcere

Il fatto è avvenuto nel 2019. Il più violento, allora 17enne, condannato a 2 anni di reclusione diventata definitiva nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Night’, costola dell'indagine ‘Dissing’ sui giovani violenti

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

25 Maggio 2023 - 11:48

Condanne definitive per rapine e furto, arrestati un 23enne e un 21enne

CREMONA - Era «uno dei più violenti della banda» per dirla con due ragazzini accerchiati da una baby gang di 5, 6 coetanei che li presero a calci, pugni e li rapinarono dei soldi alla festa di fine anno scolastico organizzata alla canottieri Bissolati, il 12 giugno del 2019. Il «più violento» allora aveva 17 anni. Adesso ne ha 21 e i carabinieri lo hanno portato nel carcere minorile Beccaria di Milano per scontare la condanna a 2 anni di reclusione diventata definitiva nell’ambito dell’inchiesta ‘Last Night’ della Squadra Mobile, costola della precedente indagine dell’Arma ‘Dissing’ sui gruppi che si davano appuntamento sui social per le maxi scazzottate e per prendersi a cinghiate in piazza Marconi. Giovani violenti che in quell’anno seminarono panico in città tra le compagnie di adolescenti.


La mattina del 23 maggio scorso, i carabinieri sono andati a prelevare il 21enne a casa dove era agli arresti domiciliari per un fatto più recente, accaduto la domenica di Pasqua scorsa. Il giovane era alla guida di una Fiat 500. Sull’auto c’erano anche tre suoi amici. All’‘Alt’ intimato dalla pattuglia della Radiomobile, ha tirato dritto, scappando e seminando panico in mezzo al traffico. La pattuglia si è lanciata all’inseguimento, faticando, perché l’automobilista pestava sull’acceleratore. In via Milano, all’incrocio con via Corazzi, il 21enne ha provato a imboccare la curva a destra, ma andava così forte che ha perso il controllo.


La corsa è finita sul cordolo del marciapiede, danneggiando gravemente l’auto. I quattro sono scesi dalla macchina come schegge e sono scappati in direzioni opposte. Uno dei militari ha raggiunto e bloccato il conducente, il quale ha provato a fuggire, spingendo e dando degli strattoni a un carabiniere che lo ha immediatamente immobilizzato e ammanettato per resistenza a pubblico ufficiale.


Il giudice ha poi convalidato l’arresto e ha messo il giovane ai domiciliari. Qui, martedì scorso, alle dieci del mattino si sono presentati i militari con l’ordine di accompagnarlo al carcere minorile Beccaria. Ordine trasmesso dalla Corte d’appello di Brescia, perché era diventata esecutiva la condanna a 2 anni di carcere per la notte di violenza inaudita durante la festa di fine anno scolastico alla canottieri Bissolati. Un ragazzo fu preso a botte e rapinato di 20 euro, un altro si prese un calcio alla schiena e pugno alla nuca, ma riuscì a scappare.


Su Instagram, la baby gang si vantò della notte violenta. Il giorno dopo, in sette si fecero un selfie con aria di sfida. E sotto la foto, il commento: «Ieri abbiamo chiuso la Bissolati». A fine agosto, la Squadra Mobile chiuse il cerchio: la baby gang fu arrestata. A Brescia i minorenni della banda furono condannati. A Cremona, i due maggiorenni lo scorso febbraio sono invece stati assolti per mancanza di prove.

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