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Il bar dell'ospedale riaprirà: l'Asst prende in mano il caso

Porte aperte entro il 10 giugno. All’Oglio Po torneranno i dipendenti della precedente gestione

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Maggio 2023 - 05:10

Il bar dell'ospedale riaprirà: l'Asst prende in mano il caso

Il bar dell'ospedale OglioPo

CASALMAGGIORE - Dall’Asst di Cremona giungono buone notizie per l’ospedale Oglio Po. Anzitutto, è stato confermato che il bar del presidio ospedaliero riaprirà i battenti entro sabato 10 giugno. La data più probabile si colloca in una fascia di tempo compresa tra lunedì 5 e sabato 10. L’Azienda sanitaria si è attivata subito per trovare una soluzione ponte in attesa dello svolgimento della gara per la nuova assegnazione del servizio, ma sono stati necessari dei tempi tecnici anche per procurare gli arredi che sono stati portati via in seguito allo sfratto della gestione precedente. Per il personale, a quanto si è saputo, l’Asst si rivolgerà alle stesse figure precedentemente impegnate.


Alla chiusura del bar si è giunti in seguito all’inadempimento del concessionario, che ha un arretrato con l’Asst di Cremona di 138.745,42 euro. La vicenda ha preso le mosse il 17 marzo del 2020, quando è stato stato stipulato tra l’Asst di Cremona e la società in questione il contratto di concessione, per il periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2025. L’accordo prevedeva fra l’altro l’obbligo, a carico del concessionario, di versare il canone concessorio in rate trimestrali posticipate, di un importo pari a 8.747,40 euro, e di garantire le dovute retribuzioni e contribuzioni in favore del personale dipendente applicato al servizio.

La Cardiologia

L’amministrazione, dal mese di luglio 2020 sino al dicembre 2021, ha anche accordato una riduzione del canone, a causa dell’emergenza pandemica, delle conseguenti scelte sanitarie che hanno inciso sugli accessi al presidio e, quindi, della ridotta remuneratività del servizio. Il canone è stato quindi ridotto, per proporzione diretta, in misura corrispondente alla riduzione di fatturato riscontrata.


Il canone è stato versato per intero dall’operatore sino al marzo 2021, ma poi la società concessionaria ha disatteso i solleciti ricevuti, compreso l’accorso del 9 giugno 2022 che le aveva concesso una dilazione di pagamento dei debiti. L’Asst il 3 ottobre dello scorso anno ha riscosso la polizza fideiussoria. Il 21 dicembre 2022 la Cgil, ufficio vertenze legali e procedure concorsuali, ha rivolto all’Asst una richiesta di pagamento delle retribuzioni maturate da alcune lavoratrici destinate dalla concessionaria all’erogazione del servizio.

Con una nota del 12 gennaio scorso l’operatore è stato formalmente invitato ad adempiere alle obbligazioni contrattuali entro i successivi quindici giorni. L’Asst ha imposto al concessionario di liberare i locali entro 30 giorni dall'invio della comunicazione della risoluzione del contratto. Così, poi, è avvenuto, destando un certo disorientamento negli utenti dell’ospedale, privati del bar. Ora però una soluzione è stata trovata.

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