L'ANALISI
17 Maggio 2023 - 05:00
CREMONA - All’ombra del Torrazzo la portata del fiume Po è salita a 930 metri cubi al secondo, praticamente il doppio rispetto a quella di dieci giorni fa che era 489. Il problema siccità finisce dunque – anche se solo temporaneamente – nel cassetto. Non a caso l’Osservatorio sulla crisi idrica, inizialmente fissato per domani, slitta alla fine del mese per avere un quadro più preciso sulla situazione nell’intero bacino padano. Le precipitazioni, infatti, hanno stravolto lo scenario. Causando in alcuni casi anche qualche problema.
«Prospettive più ottimistiche sulla quantità di risorsa disponibile nel distretto del Po – dicono dall’AdbPo, rappresentata dal segretario Alessandro Bratti – dopo oltre un anno di siccità prolungata. Le condizioni di marcata instabilità atmosferica, con piogge e rovesci diffusi, insieme a temperature inferiori ai valori tipici del periodo, sono le anomalie climatiche più evidenti che hanno caratterizzato le prime due settimane di maggio. A seguito delle consistenti e diffuse precipitazioni, infatti, tutte le sezioni principali del Grande Fiume hanno registrato un’importante ripresa dei valori di livello e portata, anche tre volte superiore rispetto a due settimane fa. L’incremento, negli ultimi giorni, è stato sostenuto anche dai rilasci dei grandi laghi regolati». E infatti il lago Maggiore risulta essere al 91,4% del volume d’invaso, il lago di Como al 74,7%, il lago di Iseo al 100%, il lago di Idro al 53,1%, il lago di Garda al 55%.
Mentre a Cremona il livello idrometrico all’altezza del ponte è risalito a -5,40 metri (con un picco di -5,11 registrato l’altro ieri) AdbPo richiama però attenzione sui possibili effetti negativi delle piogge intense: «Potrebbero essere consistenti soprattutto sulla parte centro-orientale del distretto, in particolare sull’Emilia centrale e sulla Romagna, dove potrebbero verificarsi accumuli importanti e superiori anche ai 150-180 millimetri». Non solo pioggia: «Anche la neve è tornata in questa prima metà di maggio – si legge ancora sul report dell’ente –. Si sono osservate nevicate diffuse a quote medio-alte sui settori alpini centro-orientali e nuove nevicate potrebbero aggiungersi nei prossimi tre-cinque giorni». Insomma, una tarda primavera che assomiglia più ad un autunno. Come ha confermato anche l’insolita nebbia mattutina di questi ultimi giorni.
Di cambiamenti climatici e situazione del Grande Fiume, intanto, si parlerà anche nel weekend durante la rassegna ‘Viaggio nelle terre del Po’, organizzato a Monticelli d’Ongina da Comune e Pro loco, anche in sinergia con la Riserva Mab Unesco Po Grande. Sulle rive ci saranno vari eventi di sensibilizzazione e promozione in chiave ambientale-turistica. Si parte venerdì con le visite guidate gratuite, alle 18.30, dell’impianto di risalita della fauna ittica a Isola Serafini. In serata, alle 21.30 in piazza Casali, convegno dal titolo ‘Il nostro Po: parole, immagini, suoni, suggestioni’. Sabato invece fra le altre cose sono previsti rilascio di pesci a San Nazzaro, escursioni in barca sulla motonave Mattei, passeggiate lungo le sponde, esposizione di barche, laboratori di pesca e costruzione nasse con i bambini. Domenica alle 10 sarà presentato il progetto ‘L’isola del futuro’, per lo sviluppo di tutte le attività legate al Po.
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