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DECORO URBANO

Tombini e rondò, la manutenzione a Pandino fa acqua

Erba alta nell’aiuola spartitraffico tra viale Europa e Bergamina. E l’arena delle scuole, con la pioggia, si trasforma in una pozza

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

15 Maggio 2023 - 10:50

Tombini e rondò, la manutenzione a Pandino fa acqua

PANDINO - Urgono le manutenzioni. Doppio problema di decoro urbano, ma anche di sicurezza, in questi giorni in paese. In periferia, la rotatoria lungo la provinciale Bergamina, svincolo molto trafficato che collega l’abitato con la principale arteria di comunicazione della zona, vede l’erba che ha ormai superato il metro di altezza. Di conseguenza c’è una riduzione della visuale per chi impegna la rotonda: le auto scompaiono dietro la massa di verde. Lo sfalcio è quanto mai urgente. E trattandosi di uno spartitraffico che si trova lungo una strada provinciale, l’intervento è di competenza degli operai del servizio di manutenzione dell’ente cremonese. Con le abbondanti piogge delle ultime settimane e la stagione primaverile in corso, la vegetazione spontanea è infatti letteralmente ‘esplosa’, rendendo complicato stare al passo. Ciò non toglie che alcuni punti nevralgici della viabilità del territorio debbano essere prioritariamente monitorati.

La rotonda di viale Europa quasi ad ogni stagione primaverile va incontro a questo tipo di problema. Aveva fatto eccezione la scorsa primavera, quando la siccità aveva ridotto non di poco la massa erbosa. L’amministrazione guidata dal sindaco Piergiacomo Bonaventi, dal canto suo, attende l’intervento, anche per riportare decoro nella principale porta di ingresso del paese. Nel frattempo, però, lo stesso Comune deve provvedere ad eliminare l’acquitrino che si è creato al centro del piccolo anfiteatro, che si trova tra la scuola media Berinzaghi e l’istituto caseario. L’acqua ristagna da giorni, forse a causa del tombino intasato o per un problema al sistema sotterraneo, che convoglia la pioggia verso la fognatura. Si è formato un micro-laghetto, alimentato di frequente dalle precipitazioni. A seconda della loro intensità, lo stesso si allarga o si restringe. Può arrivare ad occupare tutta la piazza o solo una parte.

Il deflusso è molto lento e non riesce a sopperire alla quantità di pioggia che cade quotidianamente. Il problema si era già presentato negli anni scorsi, poi la siccità degli ultimi 18 mesi l’aveva fatto cadere nel dimenticatoio. A favorire lo stato di cose è senza dubbio la particolare forma a catino della piazza, che porta tutta l’acqua piovana a raccogliersi al centro.

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