L'ANALISI
14 Maggio 2023 - 19:52
Silvia Lena, Antonello Sozzi e Aurelio La Monica
CREMONA - Per il benvenuto si è attrezzato: in un negozio ha acquistato la bandiera (la ritirerà domani), in un altro, sottomano gli sono capitati due posacenere e ha comprato anche quelli. La tazza con il volto di Re Carlo III magari la omaggiano loro: sir e baroni aviatori del Royal Air Squadron.
Aurelio La Monica, 71 anni il 19 maggio, da due è presidente dell’Aero Club Cremona, al Migliaro. Il cartello è pronto: ‘Welcome’ con i loghi del Royal Air Squadron - istituito dopo la Prima Guerra Mondiale da aviatori inglesi e il cui comandante è stato il principe Filippo - e dell’Aero Club di casa nostra. Qui, giovedì prossimo, «tempo permettendo» e «condizionale d’obbligo», dovrebbero atterrare dai 10 ai 18 aerei storici della Royal Air Squadron. «Loro hanno una consuetudine di fare dei raid in giro per il mondo», spiega La Monica. Oggi l’atterraggio a Bresso, poi la tre giorni sul lago di Como. Tra i lori soci, c’era l’industriale brianzolo Egidio Gavazzi, 84 anni, editore ambientalista (fondatore di Airone), nel 2021 decollato da Bresso, il suo ultimo volo prima di morire ai comandi del suo aereo da turismo precipitato all’aeroporto di Padova. I soci del Royal Air Squadron saranno accolti sull’isola dei Cipressi, di proprietà dei Gavazzi.
Con il suo staff, sulla visita «reale» a Cremona, La Monica ci sta lavorando dallo scorso settembre, da quando lui che è di Como, ha ricevuto la telefonata del suo ‘omologo’ Enrico Guggiari. «C’è questo tour, potresti ospitarli in aeroporto?». «Ben volentieri». E di Como è anche Virginia Villa, direttrice del Museo del Violino. Si è messa in moto la macchina organizzativa. Non è uno scherzo organizzare l’accoglienza.
Un quarto d’ora di volo da Bresso e al Migliaro gli aerei dovrebbero arrivare scaglionati tra le 10 e le 11. Poi, visita all’MdV con audizione privata, quindi tappa in Comune, nel Salone dei Quadri dove il ‘Welcome’ lo darà l’assessore alla Cultura, Luca Burgazzi.
Coincidenza: per giovedì sono attesi anche i tedeschi. «Sono 18 aerei in transito, perché Cremona è in un punto strategico, è in una zona fuori dagli spazi aereo controllati, ha i servizi - sottolinea La Monica —. C’è un sistema di accoglienza notevole: città e alberghi vicini». Un sistema «conosciuto da qualche anno grazie al passaparola».
L’Aero Club «è un un elemento di promozione della città, ma, a volte, questo non viene percepito», si duole il presidente La Monica. Etichettato, a torto, «luogo di nicchia», è «un luogo strategico: noi offriamo la possibilità di ospitare gli aerei in un aeroporto con tutti i servizi, dal carburante al ristorante. E, per tradizione, non facciamo pagare la tassa di atterraggio».
Un centinaio circa di soci per lo più dalle province vicine Lodi, Piacenza , Milano, Bassa Bresciana -, età media sui 45 anni. «E’ un impegno notevole, noi ci gestiamo da soli tutto l’aeroporto. Siamo tutti volontari». Lo è Silvia Lena, revisore dei conti che i conti deve farli quadrare.
«Siamo un piccolissimo Aero Club con tutte le specialità aeronautiche - prosegue il presidente -. Abbiamo il paracadutismo gestito dallo Skyteam, abbiamo il volo che qui attorno non lo ha quasi nessuno, il volo a motore e il volo ultraleggero. Tutto in piccola scala. Facciamo i brevetti (abbiamo appena brevettato due giovani), abbiamo incontri programmati sulla sicurezza del volo. Pensare che qui si voli ‘un po’ alla garibaldina’ è sbagliato».
Sono ottimi i rapporti con il quartiere e con il parroco Ghilardi. ‘Un anno fa spiega La Monica qui abbiamo fatto il grest, una giornata. I ragazzi hanno risposto in modo stupendo. Questa è una scuola di disciplina ’.
Linate ha copiato Cremona. ‘A Linate lo scorso anno hanno fatto il grest i bambini dell’asilo’. Ed è stata copiato anche ‘Cielo senza barriere’ l’iniziativa che l’Aero Club ha organizzato per regalare alle persone diversamente abili una esperienza di volo.
Alla parete dell’ufficio, spicca il manifesto delle Frecce Tricolori. Antonello Sozzi ha fondato il Club 133 delle Frecce. «Il 10 settembre a Desenzano ci sarà la grande manifestazione aerea acrobatica. «Noi siamo ente promotore», spiega La Monica. Funziona così. «L’Aeroclub d’Italia designa un Aero club federato ad assumere l’incarico di organizzatore, una grande responsabilità. Vista l’esperienza positiva dello scorso anno, il Comune di Desenzano ci ha chiesto di confermare la nostra disponibilità per quest’anno in tale ruolo. Parliamo dell’unica manifestazione delle Frecce Tricolori in Lombardia nel centenario. Anche in questa occasione, portiamo la visibilità di Cremona».
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