L'ANALISI
PIZZIGHETTONE
13 Maggio 2023 - 05:10
PIZZIGHETTONE - Si è concluso con una grande partecipazione il Vismara Talks, ossia la tre giorni di focus sul futuro delle Rsa e dell’assistenza geriatrica, organizzata dalla Fondazione Vismara-De Petri di San Bassano nella cornice delle casematte di Pizzighettone.
Ieri ricorreva anche la Giornata mondiale degli infermieri ed è quindi stata sottolineata l’importanza della loro empatia e della loro professionalità, «faro di speranza» per chiunque si trovi in situazioni di fragilità.
Fra laboratori pratici, conferenze, idee a confronto e scambio di informazioni, ad intervenire sono stati numerosi professionisti arrivati da tutta Italia. Nella giornata conclusiva, come precisato dal dottor Gianluigi Perati (direttore sanitario del Vismara), si è parlato anche «del ruolo che la politica dovrebbe avere, rispetto alla valorizzazione delle Rsa». Il medico ha aggiunto: «Credo che questa tre giorni sia stata una bella occasione anche in questo senso e ringrazio la Fondazione per avere organizzato l’evento, la direttrice generale Maria Grazia Ventura e tutti gli operatori che hanno dato anima e corpo».
Fra i relatori e gli argomenti di ieri sono da citare gli interventi dei medici Carolina Maffezzoni (Dai dati ai nuovi modelli di residenzialità leggera); Marco Predazzi (L’habitat per l’invecchiamento: buone prassi, politiche, acquisizioni metodologiche); Paolo Cottino (Territori abilitanti per l’invecchiamento: la prospettiva della rigenerazione territoriale); Simona Ferioli (Il modello di cura del villaggio Alzheimer piazza Grace Milano); Marco Fumagalli (Perché un villaggio? Cosa stiamo imparando dalle persone con demenza); Simona Gentile (Prendersi cura del familiare per curare la persona affetta da demenza). Nel pomeriggio si è infine tenuta una tavola rotonda, coordinata dal dottor Giampaolo Armellin, sulla sanità territoriale per i pazienti cronici e sul sistema socio-sanitario per i fragili.
Da sottolineare anche il successo dei laboratori e delle dimostrazioni, che hanno permesso di accendere i riflettori sulle nuove tecnologie di cura e riabilitazione, con l’obiettivo di raggiungere il benessere e stimolare le capacità cognitive, motorie e sensoriali dei pazienti deficitari.
Fra i laboratori più significativi, ospitati dalle antiche mura, sono da citare quelli sulla terapia della bambola empatica (per la autovalorizzazione della persona affetta da demenza attraverso l’accudimento); sull’arteterapia (le associazioni visive come strumento di comunicazione alternativo); sui ponti sonori (la musicoterapia come prassi non farmacologica nei luoghi di cura).
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