L'ANALISI
11 Maggio 2023 - 09:11
Beppe Bettenzoli segretario cittadino di Rifon-dazione Comunista e uno scorcio del convento dei frati ai Sabbioni
CREMA - Comunista col saio. Che la notizia che i frati cappuccini lasceranno, entro tre anni, definitivamente la parrocchia dei Sabbioni, abbia creato sconcerto nei fedeli, lo si è capito dalle reazioni pubblicate ieri su queste colonne. Ad aiutare a comprendere quanto questa decisione sia vissuta con grande sofferenza da tutti i residenti del quartiere, non solo tra i cattolici praticanti, è la posizione di Beppe Bettenzoli, segretario cittadino di Rifondazione Comunista. «La notizia che i frati se ne andranno e che il convento verrà chiuso non lascia indifferente neppure il sottoscritto, che vive in questo quartiere da 36 anni. Credo che tutti i cittadini dei Sabbioni, ovviamente in particolare coloro che frequentano la parrocchia, debbano qualcosa a questo ordine religioso. Io stesso ho avuto modo di apprezzare il lavoro dei frati e le mie due figlie hanno partecipato ai grest presso l’oratorio».
Il Peppone dei Sabbioni mostra apprezzamento per l’opera dei cappuccini: «I frati, con il coinvolgimento di molti parrocchiani, hanno realizzato un bellissimo oratorio, con strutture sportive e una palestra, organizzano ottime feste popolari a base di tortelli cremaschi, danno ospitalità alle società sportive e una sede a una scuola di musica. Vicino alla chiesa è stata realizzata una casa di accoglienza, dedicata a Papa Giovanni Paolo II, perfettamente integrata nel quartiere. Sempre in via Toffetti, si trova la Casa di Ale, una struttura di accoglienza per donne sole con figli. Al Pilastrello è stata realizzata una sede operativa della Caritas diocesana, con alloggi per nuclei famigliari. Nel nostro quartiere vivono molte persone immigrate, eppure non ricordo episodi di intolleranza nei loro confronti».
Il segretario di Rifondazione invita gli abitanti a non rassegnarsi: «La comunità dei Sabbioni, coloro che sono impegnati nelle società sportive e nell’educazione di bambini e adolescenti, devono darsi da fare per mantenere questa importante presenza, cercando di convincere il vicario provinciale dei cappuccini lombardi, nell’assemblea di venerdì 19, oppure percorrendo altre ipotesi, come quella di proporre al gruppo di frati provenienti dall’Eritrea e presenti nella nostra regione, uno dei quali vive nel convento dei Sabbioni, di dare la disponibilità a proseguire una storia lunga sei secoli. I cappuccini sono l’anima, la storia, il riferimento di questo quartiere, anche per i non credenti. Facciamo in modo che lo siano anche per i prossimi decenni».
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