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CREMONA.

Polizia locale e sicurezza, sos dei sindacati: «Organico insufficiente»

Martini (Uil): «Condizioni di lavoro insostenibili». Manfredini: «Impegnati per risolvere i nodi»

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

06 Maggio 2023 - 05:10

Morso al vigile, gli stacca una falange del dito

Un controllo della Polizia locale di Cremona

CREMONA -  «Preoccupante insufficienza di organico, condizioni di lavoro insostenibili, mancanza di sicurezza». A denunciare il malcontento che serpeggia tra il personale della Polizia locale di Cremona è la responsabile provinciale del terzo settore della Uil, Maricla Martini, che da tempo segue le criticità lamentate al comando di piazza Libertà.

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Maricla Martini e Barbara Manfredini

«Nell’ultimo incontro che abbiamo avuto — riferisce la sindacalista — i dipendenti ci hanno segnalato le gravi carenze in cui loro operano che, oltre a metterli in difficoltà, mandano in crisi anche il servizio alla cittadinanza, danneggiando l’immagine della stessa polizia locale a causa di servizi che non si possono garantire con tempestività e qualità».

Eppure i vigili fanno sempre il loro dovere: «Nonostante la carenza di personale, dovuta al fatto che manca il 30% circa degli operatori – continua Martini – gli operatori hanno sempre assecondato le richieste dell’amministrazione garantendo la presenza alle manifestazioni sempre più numerose e impegnative, anche in orario straordinario, nonostante tra loro regni ormai una sensazione di profondo rammarico per la scarsa considerazione, se non di facciata, che ha nei loro confronti la stessa amministrazione; questa sensazione si è rafforzata dopo la mancata risposta promessa nell’incontro del 23 marzo scorso, fissato per risolvere in tempi brevi le problematiche».

Eccoli, i nodi da sciogliere: carenza di agenti e ufficiali, carichi di lavoro inadeguati alla forza rimasta, condizioni di scarsa sicurezza.

«Questa situazione insostenibile – prosegue la sindacalista – si deduce dalle richieste di mobilità presentate da tanti agenti, mentre altri si iscrivono a nuovi concorsi perché il comando oggi è poco attrattivo, visto che l’ambiente di lavoro regala tanto stress psico-fisico e per contro l’amministrazione chiede maggior impegno e risultati senza riconoscimenti economici incentivanti».

Infine c’è l’annosa questione del bando di concorso appena uscito per assumere tre nuovi agenti: «Non è per niente sufficiente a coprire le reali necessità operative», tuona Martini.

L’assessore alla partita, Barbara Manfredini, rispedisce le critiche al mittente: «Ascoltiamo sempre tutte le istanze del personale – assicura – e lunedì in Consiglio spiegheremo tutti i passaggi rispondendo ad un’interrogazione di Fratelli d’Italia. Comunque il concorso è stato bandito e non bisogna dimenticare che per le assunzioni dobbiamo sottostare ai vincoli legislativi perché i vigli fanno parte della pianta organica comunale. Gli altri problemi li stiamo affrontando perché la disponibilità è totale e lo dimostriamo con i fatti concreti».

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