L'ANALISI
LA PROCESSIONE DI SANTA MARIA
04 Maggio 2023 - 10:04
CREMA - L’enorme e affettuoso abbraccio dei cremaschi al cardinale Oscar Cantoni, per la prima volta da cardinale nella città che lo ha visto vescovo dal 2005 al novembre 2016. Almeno un migliaio i fedeli accorsi ieri sera alla basilica di Santa Maria – diverse centinaia hanno partecipato alla processione – per il pellegrinaggio diocesano a cui è intervenuto anche il porporato. E il cardinale ha ricambiato l’affetto, con parole cariche di riconoscenza: «Ho ricevuto molto da voi, dalla vostra preziosa tradizione cremasca, dall’esempio di fede, di grande carità, ma anche dalla schiettezza dei rapporti che si sono instaurati». Al suo fianco il vescovo Daniele Gianotti, il vescovo cremasco del Quichè, in Guatemala, monsignor Rosolino Bianchetti, il vicario diocesano don Attilio Premoli, l’ormai ex parroco di Santa Maria padre Armando Tovalin, in procinto di tornare in Messico, richiamato dal suo ordine dei Missionari dello Spirito santo, e il neo parroco padre Arnold Mukoso, che ha rinnovato il suo impegno. Nelle prossime settimane lo attendono gli ingressi anche nelle altre parrocchie dell’unità pastorale: Santo Stefano in Vairano e Sant’Angela Merici.
Dopo la processione, partita dalla colonia seriana, la funzione solenne nel piazzale della basilica mariana. Tra la marea dei fedeli anche le autorità civili, il presidente della Provincia Mirko Signoroni, il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni e il vicesindaco Cinzia Fontana, oltre ai vertici militari, guidati dal questore Michele Davide Sinigaglia. A sinistra dell’altare i sacerdoti e il coro, diretto da Nicola Dolci. Alla guida del gruppo di animazione liturgica don Stefano Savoia, con Marcello Palmieri all’organo elettrico, messo a disposizione dalla fabbrica Tamburini, e Ilaria Longari, cantrice dei salmi. «Torno con gratitudine anche alla mia presenza tra voi – ha proseguito il cardinale –: 11 anni insieme, vivendo semplicemente da cristiani, un lungo periodo in cui mi son fatto le ossa per imparare, o almeno tentare di imparare, a fare il vescovo, secondo le attese della Chiesa ma anche del santo popolo di Dio. Credo di aver dedicato tutte le mie energie nel servirvi con semplicità, accompagnandovi come fratello, come amico e come padre». Poi il ritorno a Como, sua città natale. «Una realtà abbastanza complessa con un territorio ampio cinque volte quello di Crema».
Il cardinale ha ricordato l’ordinazione cardinalizia. «Ancora oggi mi meraviglio per questa scelta del Papa, che considero immeritata. Mi sono sentito però incoraggiato e sostenuto dalla preghiera e dalla gioia. Non solo del comaschi ma anche dalla vostra: una gioia anche intensa, quindi vi ringrazio di cuore per la vostra vicinanza. So che avete gioito pregato per me, anche con la presenza al concistoro guidati dal vescovo Daniele». Monsignor Gianotti ha ringraziato il cardinale per aver accettato l’invito della diocesi. «Ti diamo il bentornato in questa Chiesa di Crema che hai amato, guidato e servito come vescovo per quasi 12 anni. Anche dal nostro piccolo angolo di terra lombarda ti sosteniamo e accompagniamo nel tuo nuovo ministero cardinalizio».
FOTO: FOTOLIVE/ALESSANDRO SGUERZO
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