L'ANALISI
29 Aprile 2023 - 18:06
CREMONA - Con 163 serate di spettacolo e un totale di 263 giorni di apertura il teatro Ponchielli conferma come la sua attività stia tornando con forza, ma non senza fatica, ai livelli prepandemici. Nei giorni scorsi l’assemblea dei Fondatori (seguita dall’informativa ai Sostenitori) ha approvato il bilancio della Fondazione per l’anno 2022, con un risultato positivo, con un avanzo di gestione di 3.388 euro, un aumento del valore della produzione di 858.000 euro e un valore complessivo dell’attività di 4.109.000 euro.
L’assemblea è stata anche l’occasione per un confronto, dopo due anni e mezzo di mandato, tra il sovrintendente Andrea Cigni, i fondatori e i soci sostenitori.
Dopo gli avvenimenti pandemici, fronteggiando le sfide dei costi energetici e del rinnovamento dei pubblici, la Fondazione Teatro Ponchielli chiude ancora con un bilancio in positivo.
Il 2021 aveva prodotto un avanzo di gestione di circa 240.000 euro, generando un’importante riserva statutaria. Ma la salubrità di un teatro si misura nella capacità di produrre e fare attività, aspetti necessari per incentivare i fondi ministeriali, legati a stagione operistica, concertistica, danza e Festival Claudio Monteverdi. Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli ha ottenuto dal ministero poco più di un milione di euro, erano 800mila euro nel 2021, tale incremento è legato all’attività artistica. Gli incassi sono stati di 762.274 euro, contro i 298mila euro del 2021, anno ancora interessato dalle limitazioni pandemiche.
Ma la novità del bilancio è stata data anche dal successo delle azioni di fundraising che hanno portato al Ponchielli 419.973 euro, ben oltre i 104mila euro del 2021. La ripresa dell’attività spettacolare è tornata a pieno regime con 263 giornate di attività e 183 di spettacolo, riportando la dotazione patrimoniale in sicurezza, circa 770.000 euro, grazie ad accantonamenti specifici, generati dal buon andamento dell’attività gestionale.
Il sovrintendente, nel corso dell’assemblea, è stato orgoglioso di presentare il lavoro manageriale, ottenuto grazie al grande lavoro di squadra, portato avanti con passione, competenza e dedizione da parte di tutto il personale del teatro, e al sostegno della cittadinanza, del Comune di Cremona con il suo prezioso contributo non solo economico, ma progettuale, delle istituzioni, del tessuto sociale e civile della città e delle più illuminate imprese del territorio tra gli altri gli importanti progetti realizzati con Sperlari, Fondazione Lgh, Nexus, Bossoni, C2, Cellini Caffè.
Oltre agli importanti accantonamenti a fondo di riserva ed emergenza già illustrati, un aumento dell’occupazione e l’ingresso costante di nuovi membri attivi: negli ultimi due anni sono entrati nella Fondazione Decal, Auricchio ed Ecomembrane tra i fondatori emeriti, il rientro della Provincia di Cremona tra i fondatori di diritto e ancora A2A, Eurotecno, Impea, Growens tra i promotori e numerosi altri sostenitori ordinari.
Il valore del Ponchielli è stato riconosciuto anche dal Ministero della Cultura, che ha indirizzato al teatro cittadino una premialità maggiore in termini di finanziamento e di punteggio qualitativo, collocandolo al primo posto in Lombardia e tra i primi teatri italiani.
A tutto ciò si unisce la recente notizia dell’iter bipartisan avviato per il riconoscimento del Monteverdi Festival come Festival di rilevanza nazionale, al pari di altre grandi manifestazioni del territorio italiano (Festival Verdi a Parma, Festival Puccini a Torre del Lago, Rossini a Pesaro).
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