L'ANALISI
28 Aprile 2023 - 14:29
CREMONA - Tre giorni di addestramento per migliorare la gestione dei traumi maggiori con efficacia, precisione e nel minor tempo possibile.
All’ospedale di Cremona, 16 infermieri di Anestesia e Rianimazione, Pronto soccorso e Gruppo operatorio stanno partecipando al corso ATCN (Advanced Trauma Care for Nurses), progetto formativo specifico che prepara gli operatori al Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) di secondo livello. Si tratta della prima edizione, complementare al percorso ATLS (Advance Trauma Life Support) rivolto ai medici specialisti organizzato l’anno scorso. Questa nuova sessione formativa - diretta da Gian Luca Vergano (Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia) - sarà dedicata espressamente agli infermieri, con l’obiettivo di rendere omogenea la metodologia dell’approccio al trauma, attraverso un linguaggio e una procedura comune.
Il programma attivato presso l’Asst di Cremona è voluto dalla direzione generale e dal Dipartimento Emergenza Urgenza.
L’obiettivo? Apprendere e applicare nel quotidiano un modello operativo capace di fare la differenza nel trattamento dei pazienti con politrauma, all’interno di percorsi codificati che riducono al minimo il rischio per il paziente. Come spiega Enrico Storti, direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza, «l’iniziativa s’inserisce in un percorso di qualità iniziato due anni fa, pianificato secondo migliori standard nazionali e internazionali. Cremona è un nodo importante della rete regionale per la gestione del trauma maggiore in ospedale. Promuovere una formazione di questo tipo è una scelta strategica: l’obiettivo è creare un team di medici e infermieri addestrato a lavorare insieme, che possa esprimersi secondo le proprie competenze, potenziando così l’efficacia del percorso diagnostico terapeutico».
La formazione consiste in un corso intensivo di tre giornate - seguito da un esame d’idoneità - che comprendono una parte teorica e una di addestramento pratico caratterizzata da simulazioni su volontari e manichini, per rendere verosimile e molto coinvolgente l’esperienza in aula. Scilla Pagni, responsabile infermieristico dell’area dipartimentale, spiega: «Questo corso teorico-pratico permette di acquisire conoscenze scientifiche ed abilità tecniche per trattare in maniera ottimale i pazienti poli-traumatizzati secondo standard internazionali. L’ATCN nasce in risposta ad una esigenza molto sentita dagli infermieri che si occupano di trauma: linguaggio uniforme, chiarezza di ruolo sono necessari non solo per migliorare la gestione, ma per crescere un’intera équipe». Perché lavorare insieme è fondamentale per il gruppo, che impara ad affrontare diversi tipi di urgenza seguendo linee guida e protocolli definiti e condivisi a livello internazionale. La gestione sistematica dell’emergenza consente di monitorare il risultato e ottimizzarlo sul medio e lungo termine.
«Il Pronto Soccorso è la porta del percorso di emergenza-urgenza — afferma Amedeo Bonazzoli, coordinatore infermieristico del reparto —. Capire quali sono le priorità, come può evolvere la situazione nel breve termine e come intervenire consente di accorciare i tempi e i rischi per il paziente. Quando si tratta di emergenza, è necessario avere ruoli chiari e ben definiti, condividendo lo stesso linguaggio con tutte le unità operative». Questa esperienza farà lavorare insieme tutte le équipe infermieristiche che gestiscono situazioni ad alta criticità. «Il corso ATCN è un’importante opportunità di crescita, per la prima volta proposta agli infermieri dell’Asst di Cremona — commenta Manuela Besanzini, coordinatrice infermieristica dell’Anestesia e Rianimazione —. Apprendere lo stesso modo di operare significa creare un’équipe multidisciplinare, dai medici agli infermieri. Questa iniziativa è stata condivisa da tutte le strutture dipartimentali, che hanno fatto il possibile per favorire la partecipazione del personale per i tre giorni di formazione garantendo comunque la copertura dei rispettivi reparti. Crediamo che una buona preparazione parta da qui, e sia un’opportunità di crescita per l’ospedale e per i suoi professionisti».
La gestione di un trauma maggiore non finisce in pronto soccorso, in molti casi prosegue in sala operatoria. «È fondamentale mantenere una buona comunicazione all’interno di tutto il percorso — aggiunge Manuela Denti, coordinatrice del comparto operatorio insieme a Carla Garello —. Nella preparazione e nella gestione di tutto il percorso, è importante rispettare la filosofia di trattamento. Una continuità che passa attraverso un linguaggio comune e la condivisione delle priorità».
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