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AVANTEA VERSO L'AMPLIAMENTO

Sostegno bipartisan al prof Galli: «Più spazi per il laboratorio»

Consiglieri regionali mobilitati: Piloni (Pd) e Ventura (FdI) in pressing sui vertici di Palazzo Lombardia

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

28 Aprile 2023 - 10:11

Sostegno bipartisan al prof Galli: «Più spazi per il laboratorio»

Cesare Galli è fondatore e direttore di Avantea, laboratorio cremonese specializzato nelle biotecnologie riproduttive in ambito zootecnico e biomedico

CREMONA - L’appello del professor Cesare Galli non è caduto nel vuoto: la domanda di ampliamento della sede operativa di Avantea ha trovato l’immediato sostegno bipartisan dei consiglieri regionali Matteo Piloni (Pd) e Marcello Ventura (FdI). Il primo si è già mosso inviando una lettera all’assessore all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, per sollecitare «un interessamento diretto nei confronti del Ministero competente»; il secondo si attiverà al più presto per «effettuare un sopralluogo del sito e portare il tema all’attenzione dei vertici di Palazzo Lombardia». Galli, fondatore e direttore del laboratorio di via Porcellasco, specializzato nelle biotecnologie riproduttive in ambito zootecnico e biomedico, è intenzionato ad acquistare i terreni e gli immobili ormai fatiscenti dell’ex Istituto sperimentale per la zootecnica, che sorgono negli spazi circostanti il quartier generale di Avantea. Il Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura, proprietario del complesso rurale, ha però risposto picche all’offerta di Galli. Che, con parole sospese fra disappunto e sarcasmo, ha commentato: «Evidentemente si preferisce lasciare tutto in balia delle nutrie».

L’ex istituto sperimentale per la zootecnica, che si trova a fianco di Avantea

Il progetto dello scienziato, tra i massimi esperti di clonazione, prevede in particolare la realizzazione di uno stabulario in grado di accogliere fra i 300 e i 500 suini: un passo decisivo per lo sviluppo della sperimentazione sulle biotecnologie applicate ai trapianti d’organo. Piloni, nel messaggio indirizzato a Beduschi, definisce il progetto di Galli «una iniziativa molto utile e in linea con le necessità che la crisi climatica e alimentare in corso stanno ponendo». Il consigliere regionale dem mette l’accento su un altro aspetto virtuoso, quello della «rigenerazione dei fabbricati rurali». E argomenta: «Pare che Crea non abbia intenzione di mettere in vendita tale immobile e neppure di riqualificarlo. A fronte della disponibilità di un investitore nell’ambito della ricerca, lo Stato preferisce tenere l’area inutilizzata e degradata. Al contrario, io ritengo che si tratti di una buona occasione, e concreta, per sostenere la ricerca. Per questo, raccolte tutte le informazioni necessarie, sono a chiederle un interessamento diretto come Regione Lombardia nei confronti del Ministero competente per comprendere le eventuali difficoltà e promuovere un’operazione virtuosa per la ricerca a sostegno del futuro e della sostenibilità del comparto agroalimentare».

Ventura, dal canto suo, ha già chiare in testa le mosse necessarie per sostenere la causa di Galli e di Avantea: «Come presidente della Commissione Attività produttive della Regione, anzitutto chiederò un appuntamento al professor Galli per aprire un dialogo ed esaminare la situazione nel dettaglio. L’intenzione è quella di interpellare la proprietà e comprendere le motivazioni che ostacolano la vendita del sito, difficili da comprendere alla luce della condizione di degrado in cui versa il complesso rurale. Di sicuro la nuova acquisizione favorirebbe lo sviluppo di Avantea, centro di eccellenza di livello internazionale e fiore all’occhiello della ricerca scientifica in Lombardia. Non mancherò di sollecitare la Regione, a partire dagli assessori all’Agricoltura e alle Attività produttive, affinché si rivolgano al Governo per trovare una soluzione».

Galli, intanto, attende alla finestra. La mobilitazione dei consiglieri regionali può rivelarsi decisiva per smuovere una situazione stagnante. Le risorse economiche sono già disponibili e il disegno progettuale è praticamente cosa fatta: negli 80 ettari dell’ex Istituto sperimentale per la zootecnia, Avantea sarebbe in grado di seminare futuro.

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