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VIADANA

La storia. «Il nostro fiore per il prete partigiano»

Domani l’Anpi renderà omaggio a don Lidio Passeri al cimitero di Corte de’ Frati. Anche i discendenti dei suoi collaboratori sulla tomba del comandante della Brigata Sap

Andrea Setti

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asetti@laprovinciacr.it

23 Aprile 2023 - 09:39

La storia. «Il nostro fiore per il prete partigiano»

Il discorso di don Lidio Passeri nel giorno della Liberazione dal nazi-fascismo a Viadana

VIADANA - Comandava la Brigata Sap ‘Felice Montanari’ e fu uno dei protagonisti della Resistenza viadanese: una figura che ogni anno viene ricordata con un omaggio floreale sulla sua tomba nel cimitero di Corte de’ Frati. Quest’anno, però, per don Lidio Passeri ci sarà un onore speciale, quello dei discendenti dei suoi ‘ragazzi’, coloro che lo aiutarono nella lotta al nazi-fascismo. Domani alle 16, infatti, nel camposanto della località cremonese la sezione Anpi ‘Lucia Sarzi’ sarà accompagnata da diverse persone, eredi e testimoni di un momento storico terribile e al tempo stesso entusiasmante per i loro genitori. «La nostra delegazione — spiegano dall’Anpi — poserà una corona di alloro sulla tomba di don Lidio insieme ai discendenti di coloro che erano ‘I Ragazzi’ del sacerdote che Viadana ricorda come comandante della Brigata Sap».

TESTIMONE DI LIBERTA'

Don Lidio nel corso della Seconda guerra mondiale era vicario nella parrocchia di Castello ma partecipò come cappellano alla campagna di Russia nel leggendario Savoia Cavalleria. Decorato sul campo di battaglia, tornò nell’ottobre del 1943 a Viadana dove come democratico e antifascista fondò insieme ai professori Valla e Nulli del Sanfelice il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) locale, divenendo ben presto punto di riferimento per molti giovani antifascisti. In seguito, come detto, guidò la Brigata Sap in collegamento anche con le organizzazioni partigiane di Cremona, Mantova, Parma e Reggio Emilia.

LE SAP

Costituite nell'estate del 1944 dal comando generale delle Brigate Garibaldi con l’obiettivo di creare un collegamento logistico tra montagna e campagna, le Squadre d’Azione Patriottica (Sap) furono gruppi di combattimento di 15-20 unità, operanti fino al termine del conflitto. Erano, si potrebbe dire, il tramite fra la città e la montagna, tra chi combatteva e la popolazione civile. Fungevano, inoltre, da riserva per i partigiani alla macchia e provvedevano all’addestramento e alla preparazione di coloro che volevano entrare nelle formazioni. La singolarità dell’impegno di don Lidio era che si trattava di una formazione nata in ambito comunista e non cattolico, come altre realtà partigiane.

FORTE IMPEGNO

L’Anpi viadanese alle 18 di domani sarà poi al Museo del Po, a Boretto, nell’ambito dell’evento ‘Save the Bobby’ dove giovani del mondo porteranno la loro testimonianza tra sfruttamento, speranze e bisogni, con la presentazione del libro ‘Per un lavoro dignitoso’ a cura di Fabrizio Aroldi e Simone Oggionni. Il 25 Aprile parteciperà alle manifestazioni ufficiali, mentre il 6 maggio alle 21.30 aderirà all’iniziativa del Circolo Gulliver di Dosolo con il concerto di Cisco, importante cantautore, che racconta di viaggi, di esperienze di lotte quotidiane e di lotte che hanno cambiato la storia. «Fino a giugno continueremo le nostre azioni nelle scuole del territorio, pensando al futuro».

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