L'ANALISI
22 Aprile 2023 - 16:26
CREMONA -I sindacati hanno lanciato l’allarme sull’imminente esternalizzazione della tratta di trasporto pubblico Piacenza-Cremona, ma ora la società Seta rassicura: «La gran parte del servizio, circa l’80% delle corse bus, resterà gestito direttamente da Seta. Il subappalto parziale non comporterà alcun cambiamento, né tantomeno un peggioramento nella tipologia, quantità e qualità del servizio erogato. Saranno confermati tutti gli elementi qualificanti, a partire dal numero di corse disponibili, dalla quantità e tipologia dei mezzi impiegati, che rimangono gli attuali, così come invariate restano le tariffe e gli orari di esercizio».
Dal gestore viene anche precisato che «nel bacino provinciale piacentino sono attualmente in scadenza diversi contratti di subaffidamento, stipulati anni orsono: Seta, pertanto, come previsto dalle norme vigenti ha provveduto ad indire, fin dallo scorso anno, le relative gare per garantire la continuità del servizio; all’interno di detti contratti è ricompresa anche una porzione minoritaria del servizio della Piacenza-Cremona».
Quindi viene rimarcato: «È privo di fondamento l’assioma secondo cui i servizi affidati esternamente subiscano, in automatico, aumenti tariffari: tutti i servizi erogati da Seta, direttamente o indirettamente, sono soggetti alle medesime tariffazioni. Più chiaramente: il costo del biglietto non è legato in alcun modo alla ragione sociale dell’operatore che effettua il servizio».
E infine: «Il subappalto è prassi consolidata nel nostro settore ed è regolarmente praticata da tutte le altre aziende di trasporto pubblico che operano in Emilia-Romagna. Non è una pratica esclusivamente negativa, bensì una delle possibili azioni gestionali che contribuiscono a mantenere la sostenibilità economica complessiva del sistema di trasporto pubblico erogato dalle aziende. Sottolineiamo, inoltre, che in tal modo viene generato un importante valore economico per diverse aziende del territorio, che possono così contare su entrate certe e stabili. Nel bacino provinciale piacentino, per esempio, da diversi anni Seta affida ad operatori esterni alcuni servizi sia sulla rete urbana sia su quella extraurbana, vigilando attentamente sulla qualità del servizio erogato ai cittadini».
Il consigliere comunale caorsano Fabio Callori, che per primo aveva sollevato la questione, ribatte: «In realtà Seta non risponde ad alcuna delle obiezioni sollevate. Io non ho parlato di aumento dei costi con l’esternalizzazione, bensì ho espresso preoccupazioni per la qualità futura del servizio lungo la Piacenza-Cremona. E a darmi ragione è anche quanto accaduto in periodo Covid, con diversi sindaci che lamentavano ritardi o addirittura corse cancellate fra quelle in subappalto. Tanto che varie aziende esterne sono state multate per i disagi provocati. La società inoltre non risponde circa i dubbi espressi dai sindacati sul personale e resta il fatto che Comune e Provincia di Piacenza, pur sapendo di questa esternalizzazione, sono rimasti in silenzio».
Callori lancia un’ultima frecciata: «Perché non viene ricordato che Tper a Bologna ha tolto tutte le esternalizzazioni tornando alla gestione diretta?».
I sindacati, intanto, rimarcano la necessità di un incontro urgente.
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