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IL 'DOPO DI NOI' IN PROVINCIA

Vincere la disabilità assieme. La prima casa nel Cremonese

La cooperativa Il Seme di Castelleone inaugura il primo appartamento in cui gli ospiti possono vivere soli

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

21 Aprile 2023 - 05:20

Vincere la disabilità assieme. La prima casa nel Cremonese

CASTELLEONE - Si chiama Casa Iris ed è un appartamento attrezzato per garantire la vita pressoché autonoma delle persone diversamente abili. Primo del comprensorio cremonese, segue l’esperimento partito circa un anno fa con la Casa Anffas di Crema. L’ha inaugurato ieri, in via Cremona, la cooperativa educativa a scopo sociale Il Seme, di Castelleone, aprendo le porte ad una nuova inquilina (viene già utilizzato, in alcuni giorni, da altri due ospiti), subito dopo il taglio del nastro. Alla cerimonia il sindaco Pietro Fiori, subito dopo la benedizione del parroco don Giambattista Piacentini. La direttrice della comunità, Giusi Cighetti: «È una risposta concreta alla richiesta di tante famiglie, che sempre di più sentono l’esigenza di spazi dove i loro figli possano condurre una vita in autonomia assistita. Si tratta del coronamento di un lungo percorso sviluppato sul Dopo di noi che continuerà, ampliando sempre di più spazi, offerte e servizi».

Il Seme di Castelleone è una struttura all’avanguardia e dunque, per far spazio al nuovo appartamento, sono bastate poche accortezze: dai mobili, a migliorie secondarie. Ed ecco perché, nel complesso, è stata realizzata la Casa dell’autonomia Iris (come il fiore che sboccia da un seme Ndr) con soli ventimila euro. La metà, peraltro, finanziati dal bando della Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona. Un aiuto concreto è arrivato dalla Comunità sociale cremasca.

Ma cos’è Iris? Una casa, niente più e niente meno. Eppure è un passo in avanti straordinario per i «ragazzi» di via Cremona, che adesso potranno cominciare a sperimentare una vita indipendente, pur sempre assistiti da un educatore che è presente per ogni necessità o emergenza. La struttura, inclusa negli spazi del Seme, ha quattro posti letto, un bagno attrezzato per persone diversamente abili e ogni altro comfort. Due sono occupati a rotazione, ora saranno tre, ma nel futuro la crescita si preannuncia plausibile. È il banco di prova ed è già un bel traguardo. A disposizione ci sarebbero decine di altri appartamenti ma, per ora, sono occupati da persone o famiglie con altre fragilità.

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