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CREMONA

Lite tra sorelle al Parco Sartori. Una finisce in manette

La donna è stata arrestata dagli agenti della Squadra Volante per aver rapinato lo smartphone alla familiare, incinta di tre mesi

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

16 Aprile 2023 - 15:24

Lite tra sorelle al Parco Sartori. Una finisce in manette

CREMONA - Parco Sartori, venerdì mattina. Il litigio tra due sorelle è culminato nell’arresto di una delle due per aver rapinato lo smartphone all’altra, incinta di tre mesi. L’intervento è stato effettuato dalla polizia chiamata da un passante. Le pattuglie della Squadra Volante diretta da Federica Forte erano in zona. In un attimo sono arrivate al parco. Secondo la ricostruzione della Questura, le due sorelle, poco più che maggiorenni, nordafricane e in cattivi rapporti per problemi pregressi, erano al Parco Sartori con i rispettivi fidanzati, loro connazionali. Si sono messe a discutere "per futili motivi", poi la lite si è animata. Sono intervenuti i fidanzati e il clima si è surriscaldato al punto che la sorella incinta ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine. L’altra le ha strappato lo smartphone. Intanto, il fidanzato di quest’ultima ha raccolto da terra il ramo di un albero e ha "frustato" alla schiena la ragazza. Quando sono arrivate le pattuglie, lui si era già dato alla macchia.

La giovane incinta è stata portata al Pronto soccorso per poi essere dimessa con dieci giorni di prognosi. I poliziotti hanno recuperato anche il suo telefonino e gliel’hanno restituito. La sorella è finita in manette. Si cerca il suo compagno. La notizia della lite è stata divulgata su Facebook da colui che, lo scrive sui social, ha chiamato la polizia, ringraziandola del tempestivo intervento. Nella sua narrazione, il testimone ha parlato di "bastoni" e si è lanciato in una analisi: "Voi che questa mattina in nome di chissà quale vostra credenza, giustizia, religione o tribunale, muniti di bastoni, avete rincorso al Parco Sartori di Cremona una Ragazza del vostro paese, secondo voi colpevole di essere incinta di tre mesi di chissàchisenefrega chi è stato...". La polizia che ha indagato e ricostruito i fatti, ha smentito questa narrazione. Ma i commenti social erano già partiti.

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