L'ANALISI
PIZZIGHETTONE
14 Aprile 2023 - 14:31
PIZZIGHETTONE - Che non si sarebbero arresi e avrebbero presentato opposizione lo avevano chiarito già ad inizio marzo, quando era arrivata la richiesta di archiviazione. Ora, tramite i legali Fabio Sbravati e Alberto Gnocchi del foro di Cremona, il fidanzato e la sorella di Elisa Conzadori hanno depositato l’atto che contesta le conclusioni della Procura di Lodi. E chiedono la riapertura del caso: quel che è accaduto il 15 agosto 2020 al passaggio a livello di Maleo, dove la 34enne pizzighettonese ha perso la vita travolta da un treno, non può essere classificato come un evento senza responsabilità. E, soprattutto, la colpa non può essere attribuita ad Elisa.
«Fondamentalmente sosteniamo quanto abbiamo sempre detto – spiega il fidanzato Marco Dragoni – e cioè che la teoria del perito Domenico Romaniello, secondo il quale Elisa sarebbe andata contromano circa 200 metri prima del passaggio a livello, non regge. Così come la versione secondo la quale l’auto si sarebbe appoggiata alla sbarra per farla alzare. Io e Laura non ci fermiamo e se ci sarà necessità di fare altro lo faremo, ci stiamo già muovendo su vari fronti. Ci sentiamo presi in giro, dalle istituzioni in primis». Fra i punti su cui fanno leva i familiari di Elisa, inoltre, ci sono ancora una volta le testimonianze di chi quel giorno era a Maleo e ha visto la sbarra del passaggio a livello alzarsi. La Procura parla di «testimonianze suggestive che non trovano riscontro tecnico e meccanico», ma si tratta di testimonianze concordanti e reali. Avvalorate dai successivi guasti segnalati (e in alcuni casi anche filmati) a quello e ad altri passaggi a livello della tratta Cremona-Codogno-Mantova. Tanti, troppi gli interrogativi che restano senza risposta.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris