L'ANALISI
08 Aprile 2023 - 05:00
CREMONA - Il comune denominatore è la voce squillante che segnala entusiasmo per una Pasqua che si preannuncia gustosa e da tutto esaurito. C’è chi ha deciso di concedersi il pranzo pasquale o la giornata di Pasquetta al ristorante, chi, invece, ha scelto di affidarsi alle specialità innovative o di tradizione della gastronomia di fiducia. In tutto ciò ristoratori e gastronomi hanno il loro bel daffare, ma la fatica si dimentica presto se ci si specchia nel sorriso dei propri clienti.
«Proponiamo un menù ricco e variegato, fra piatti di mare e di terra, come nostra tradizione con un occhio particolare alla ricorrenza pasquale — spiega Giovanna Mandara del ristorate Duomo —. Le prenotazioni stanno andando bene, abbiamo 300 coperti, di cui una buona metà già assegnati. L’hotel è pieno, ci sono turisti, soprattutto italiani, che vengono da città più o meno vicine, che hanno scelto Cremona per passare il fine settimana pasquale fra musica e arte».
È un trionfo di piatti quello che si offre all’occhio di chi entra nella gastronomia Il tandem di corso Garibaldi. Patrizia Pisati e Federico Bonini hanno preparato piatti che danno ragione alla tradizione del menu di Pasqua, ma strizzando l’occhio anche a una certa originalità: «Abbiamo preparato la torta pasqualina, ma anche i marubini, la temperatura di questi giorni fa venir voglia della nostra tipicità cremonese — affermano —. Non possono mancare le lasagne di carne o il capretto, ma anche il polpo con un gustoso carpaccio di carciofi. È difficile che si prenoti un pranzo intero con tutte le portate, ma molti clienti vengono per avere qualche sfizio in più in tavola, affidandosi alle nostre specialità».
Per Enzo Cuomo, del ristorante Civico 02 di Annicco, la tradizione vince su tutto: «Par la giornata di Pasqua abbiamo preparato tutto ciò che ci si attende dalla ricorrenza festiva, arrosto, salumi con giardiniera, uova ripiene per non tradire la tradizione — afferma —. Poi, dopo la gita fuori porta di Pasquetta, aspettiamo i nostri clienti a godersi la pizza di aprile con acciughe e pomodoro e aggiunta a freddo di bufala, pomodorini e origano. L’idea è quella di proporre una pizza che anticipi la voglia di bella stagione. Venite per assaggiare».
È uno staff di entusiasti quello della gastronomia e macelleria Maestroni di Soresina. «Abbiamo preparato un menu ricco che offre una vasta scelta per un pranzo completo e variegato», dice Ramona Ghidini, che poi elenca un menu infinito, per quanto riguarda i primi si spazia dai ravioli di carne ai tortelli di gamberetti e salmone o asparagi e gamberi; vasta è la scelta di gnocchi, tortelli, crespelle e lasagne, paste fresche e sughi. Anche per i secondi c’è l’imbarazzo della scelta, fra capretti, guancialino, gallina e galletto, a cui si affiancano secondi di pesce e contorni. Ricco il carrello dei dolci, che fa venire l’acquolina in bocca. Insomma, la Pasqua è servita. Alla grande.
Per i ritardatari è troppo tardi. Chi pensa di prenotare nel Cremasco un ristorante per il pranzo di Pasqua faccia marcia indietro. Sono tutti (o quasi) al completo da almeno una settimana. Quest’anno la clientela si è mossa per tempo ed ha fissato il pranzo con un buon anticipo per essere certa di trovare posto. I ristoranti sono già al lavoro per soddisfare la loro clientela. Come sempre, c’è chi ha scelto un menù fisso e chi il menù alla carta, per cercare di accontentare i gusti di ciascuno. Per piatti alla carta ha optato Manuel Gimari, del ristorante Il Remolino della frazione Cà de Vagni di Casaletto Ceredano. «Il menù alla carta consente ad ogni cliente di scegliere ciò che preferisce e il numero di piatti che desidera. Avendo tavolate con famiglie di 10-12 persone, è difficile con un menù fisso incontrare i gusti di tutti. E poi, in questo modo, ognuno può venire a pranzo all’ora che preferisce».
In quanto al menù, Gimari svela alcuni dei piatti che saranno proposti domani: «Come piatto tipico pasquale, abbiamo dell’agnello da allevamenti non intensivi, come tutta la nostra carne. Lo cuciniamo col ragù oppure arrotolato in arrosto con verdure stagionali. E per chi ama il pesce, del baccalà». Per un menù fisso ha optato invece Egidio Billy Formis del ristorante Ad Convivium di Pandino, dove ci sarà il tutto esaurito: «Tra i piatti che abbiamo voluto inserire per il giorno di Pasqua – spiega il ristoratore – ci sono un tortino di polipo come antipasto, le caramelle alla zucca tra i primi, asparagi con fonduta di formaggio Salva e le costolette d’agnello. Il dolce sarà un semifreddo agli amaretti e salsa si caramello, ma sui tavoli non mancherà la colomba con crema al mascarpone».
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