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BASSA PIACENTINA

Il Trifoglio sarà demolito: ha fatto ballare generazioni di cremonesi

Il locale di Monticelli (divenuto poi Cellophane e Baja Latina) diventerà area residenziale

Elisa Calamari

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07 Aprile 2023 - 10:39

Addio al Trifoglio, ha fatto ballare generazioni di cremonesi

MONTICELLI - Addio ad uno degli storici locali della Bassa Piacentina, che dalla fine degli anni ‘60 è stato punto di riferimento anche per generazioni di cremonesi: l’area del Trifoglio dancing (diventato poi Cellophane e Baja Latina) è in vendita. E dopo la demolizione dello stabile, la zona potrà ospitare due nuovi lotti residenziali.

Il cartello firmato dall’architetto Paolo Villani, appena comparso sulla facciata dell’edificio, ha inevitabilmente suscitato un po’ di sana malinconia legata al ricordo delle belle serate trascorse in quello che veniva semplicemente chiamato «il ballabile di Monticelli».

trifoglio

Il Trifoglio oggi

Come dimenticare i divanetti e le luci, ma soprattutto le risate e l’atmosfera di un tempo? Dal cassetto dei ricordi escono anche i concerti di Renato Zero, dei Nomadi, le partecipate e sentite gare di ballo, le parole al microfono pronunciate da Claudio Cecchetto, le esibizioni dei promettenti comici del Drive In, perfino un giovanissimo Vasco Rossi che stava muovendo i primi passi nel panorama musicale. Ma ad essere indimenticabili sono soprattutto i volti amici di cassieri, barman, titolari e collaboratori.

cecchetto

L’ex Trifoglio, infatti, era soprattutto casa e famiglia. Ed è impossibile parlarne senza citare i proprietari: «Fu costruito nel ‘68 da mio padre Alberto Bonelli – spiega l’attuale titolare dello stabile, Leo Bonelli – e anche mia madre Vella è stato un volto noto del locale. A gestirlo è stato in particolare mio fratello Goffredo, per tutti Edo. Anni fa grazie all’interessamento di un amico, Angelo Menga, è nato un gruppo Facebook revival (Noi del Trifoglio che conta oltre 800 iscritti, ndr) per raccontare proprio le serate nel locale, diventato poi Cellophan e Baja Latina. Ora è chiuso da almeno quindici anni – continua – e non è neppure possibile pensare ad una riapertura, perché nel frattempo il quartiere in cui si trova è diventato residenziale e sono anche cambiate le normative in fatto di acustica. Quindi l’unica strada percorribile è ormai quella della demolizione, con successiva edificazione dell’area».

Proprio l’ideatore del gruppo revival anni fa aveva spiegato: «Il Trifoglio è stato per tanti un punto di riferimento per il divertimento, ma lì sono anche nate amicizie, amori, oltre a carriere musicali importanti».

Basti citare una data: quella del 6 settembre 1980, quando il rocker di Zocca si è esibito nel paesino della Bassa Piacentina intonando i suoi primi successi diventati poi famosissimi, come Albachiara, Colpa di Alfredo e Non l’hai mica capito. C’è chi ancora conserva con orgoglio il biglietto d’ingresso di quella serata, così come quello del giorno in cui a salire sul palco è stato un eclettico Renato Zero. Ricordi incancellabili, che resteranno nella memoria di tanti monticellesi (e non solo) anche quando il mitico Trifoglio non ci sarà più.

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