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Via Crucis, film-evento con attori scelti in paese

Un’opera straordinaria che l’Unità pastorale Ti.Cu.Vi.Ge ha messo in piedi con le proprie forze: i costumi, i copioni, la scenografia. Tutto, dal primo all’ultimo dettaglio è fatto in casa, a proprie spese

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

07 Aprile 2023 - 05:15

Via Crucis, film-evento con attori scelti in paese

GENIVOLTA - Fa il metalmeccanico Marco Fasoli. Luca Riccardi, invece, è un agente di commercio. Chiara Mosconi e Grazia Pattonieri studiano all’università mentre sperimentano le prime esperienze professionali. Matteo Repellini lavora con le provette in laboratorio. Questo ogni giorno, per 364 giorni l’anno. Ma non stasera. Stasera saranno rispettivamente: Gesù, il ladrone, Maria Maddalena, la Madonna e l’apostolo Giovanni.

La trasformazione diretta dal giovanissimo regista Stefano Pattonieri che presenta, per il secondo anno di fila dopo lo strepitoso successo dell’esordio, Ecce Homo, la Via Crucis che diventerà un film sui social. Senza escludere una diffusione su disco o chiavetta. Di certo un’opera straordinaria che l’Unità pastorale Ti.Cu.Vi.Ge ha messo in piedi con le proprie forze: i costumi, i copioni, la scenografia. Tutto, dal primo all’ultimo dettaglio è fatto in casa, a proprie spese, eppure fatto molto bene. Le prove sono terminate: stasera alle 21.30 davanti alla parrocchiale, una volta che don Davide Osio avrà celebrato la funzione, si entra in scena.

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Gesù era un falegname. Oggi potrebbe fare tranquillamente il metalmeccanico. Fasoli, in ogni caso, è pronto: «L’idea è nata tra amici dello stesso paese e per metterci al servizio del paese stesso. Sin da subito – racconta Marco – mi sono accertato che si trattasse di un progetto serio e, constatato questo, ho deciso di mettermi in gioco. Sono un operaio ma la recitazione m’ha sempre attratto. Così come la figura del Cristo mi ha sempre affascinato. Certo – confessa il cremonese – si tratta di un ruolo impegnativo ma, studiando la parte e calandomi nel personaggio, mi sono avvicinato ancora di più alla sua figura. Una bellissima esperienza».

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Nulla, ovviamente, nasce per caso. Le radici sono importanti e sono profonde. Come quelle di Mosconi, che è Chiara in ateneo e diventa Maria Maddalena a Genivolta. Il suo un debutto sul red carpet ma non certo una prima volta alla processione: «Sicuramente – rivela la giovane attrice – è la fede ad avermi invogliato a partecipare. Anche se non so se si tratti del termine più indicato, mi sento di dire che mi affascina il Triduo pasquale e credo sia importante di rappresentare e far conoscere la sofferenza di Gesù. Infatti – chiosa – ho sempre preso parte alle rappresentazioni della Via Crucis sin da bambina, quando le organizzavamo con i catechisti a Ticengo».

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Stefano Pattonieri, il regista

Stasera, pur senza la sediola, il megafono, il basco e gli occhialetti tondi di rito, alla regia ci sarà Pattonieri. Dietro telecamere e smartphone. Stefano ha appena 18 anni. Sulla carta lo penalizza l’anagrafica, lo premia il talento naturale. Lui però smorza gli entusiasmi: «Regista io? Per ora sono uno studente di grafica. Ma mi diverto, è una grande passione».

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