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CREMONA. LA PROVA SUL CAMPO

Sul bus sale il malcontento: ecco che cosa non va

Le impressioni degli utenti alle fermate: nodo sicurezza. «Corse troppe distanziate e barriere architettoniche». L'azienda ribatte: «Nessun disservizio»

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

31 Marzo 2023 - 05:20

Sul bus sale il malcontento: ecco che cosa non va

CREMONA - Ritardi, frequenza di corse da potenziare visto che su alcune linee trascorre anche un’ora tra un passaggio e l’altro, comunicazione giudicata «insufficiente», barriere architettoniche da eliminare ad alcune fermate: eccoli, a giudizio degli utenti e nell’ambito di un servizio che, comunque, si mostra in grado di coprire le esigenze, i nodi del trasporto cittadino su bus.

Linea E e linea H5, le prime tappe del viaggio tra quel che non va: da una parte e dall’altra, chi deve raggiungere l’ospedale partendo da barriera Po come chi parte da Castelverde per approdare in stazione lamenta tempi di percorrenza troppi lunghi. «E se per ragioni diverse salta una corsa — spiegano — l’attesa diventa veramente snervante».

Il servizio è utilizzato prevalentemente la mattina, in particolare da un pubblico femminile che si reca al lavoro o al supermercato: si incontrano anziane signore che devono raggiungere i nipoti per sostituirsi alla madre lavoratrice e diverse altre che, invece, sono dirette all’ospedale per effettuare controlli sanitari. Sono proprio loro che riferiscono i maggiori disagi.

Come Laura, che ogni mattina, alla fermata di viale Trento e Trieste angolo Sarpi, afferma: «Il bus delle 8.03 arriva spesso alle 8,30, devo sempre aspettare perché non è quasi mai in orario». Una passeggera in attesa alla stessa fermata conferma: «I ritardi sono frequenti e abbiamo anche chiamato l’azienda per lamentarci di questo disagio ma la loro risposta è sempre la stessa: ‘riferiremo’. Ma a chi riferiscono? La situazione è sempre uguale».

In via Giuseppina, Rosina Manfreda aggiunge: «La radiale arriva sempre in ritardo, sto aspettando la F ma ancora non passa ed è quasi mezz’ora che attendo. Capisco quando c’è qualche incidente, ma non può succedere sempre. Io non posso camminare, devo per forza aspettare con la speranza di riuscire a fare le mie cose in tempo».

Inoltre, la panchina dove siede è rotta per metà: colpa dei vandali, certo; ma anche di trascuratezza. Perché non farla aggiustare in modo che almeno durante la sua attesa la signora Manfreda possa almeno sedersi comodamente?
Sembra una questione aperta, da porre all’attenzione anche del Comune, quella dell’abbattimento delle barriere architettoniche: è quel che chiede Francesca, in attesa alla fermata di fronte al nosocomio. È in sedia a rotelle, non rimprovera tanto i ritardi («Io aspetto, prima o poi passano»), ma informa della mancata presenza su tutti gli autobus delle pedane per far salire in autonomia invalidi e diversamente abili.

«A volte devo farmi aiutare da qualche giovane gentile ed educato o dall’autista stesso. Non tutti i bus sono attrezzati. Mi è anche capitato che qualche ragazzo uscito da scuola non mi cedesse il posto. Mi dicono che sono arrivati prima loro».

E la maleducazione di alcuni giovani l’hanno notata in tanti, come ad esempio Mariagrazia Somma: «Mi è successo di salire in autobus e di trovare ragazzi che fumavano. Quando ho avvisato l’autista, non ha voluto intervenire per paura. E non so dargli torto, visto che capita che anche loro vengano aggrediti e insultati. Dovrebbe esserci un controllo maggiore: quando vedo che il mezzo è affollato o pieno di ragazzi preferisco andare a piedi».

L'AZIENDA

L’azienda che gestisce il servizio, Arriva Italia, ribatte a tutte le critiche mosse dagli utenti. «Dopo le opportune verifiche, effettuate tramite dati certi e registrati dal sistema di geolocalizzazione dei mezzi stessi — non ha dubbi —, confermiamo di non aver riscontrato disservizi sulle linee indicate. Non comprendiamo quindi a quali presunte irregolarità si riferiscano gli utenti». Poi apre al dialogo: «Rimaniamo disponibili a un eventuale confronto, ricordando che per ogni necessità possono rivolgersi al nostro customer care che risponde al numero 035-289000 o compilando l’apposito form sul sito. 

 

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