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CREMONA. I NODI

Telecamere respinte: «Siamo troppo sicuri»

Manfredini: «Domanda bocciata dal Ministero». Opposizione all’attacco su strade, piscina e illuminazione. Fasani (FI): «I bandi li vincono gli amici». Insorge la segretaria comunale

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

28 Marzo 2023 - 09:00

Telecamere respinte: «Siamo troppo sicuri»

Il sindaco Galimberti in consiglio comunale

CREMONA - Da una parte un Comune smart, al terzo posto in Italia nella classifica delle città più digitali, che ha recuperato 40 milioni di evasione tributaria dal 2014; in cui il tempo medio di pagamento dei fornitori è sceso a 22 giorni; il debito dal 2014 al 2022 è stato ridotto del 28,7%, scendendo da 40,3 a 27,5 milioni di euro; le tariffe e le agevolazioni relative a servizi educativi, scolastici e socio assistenziali sono ferme, alcune da dieci anni.

Un Comune che ha un Piano triennale delle opere pubbliche da 57,1 milioni di euro spalmati in tre anni (25,8 milioni nel 2023) e che destina al Welfare 41,7 milioni, fra sociale e istruzione. Dall’altra, un’amministrazione che investe poco sulla sicurezza, che non è mai disponibile all’ascolto, è impermeabile, non si assume mai le responsabilità di errori e fallimenti; è responsabile dell’abbandono dei rifiuti domestici a causa della tariffa puntuale; ha sempre ragionato in termini di manutenzione ordinaria — malriuscita peraltro — e le cui progettualità annunciate sempre in termini entusiastici si sono dimostrate inattuabili e oniriche.

Sono le due visioni opposte e inconciliabili esposte da maggioranza e opposizione ieri nel corso della discussione sul bilancio di Previsione 2023-2025, approvato con 19 voti a favore e 10 contrari al termine di una discussione durata cinque ore e non priva di asprezze.

nodi

Nel suo intervento, ad esempio, Federico Fasani (FI), parlando di bandi, ha puntato il dito sullo «stillicidio di consulenze e incarichi in mondi vicini politicamente all’amministrazione: non ci siamo stupiti perché lo stesso sindaco ha dichiarato in più di un’occasione che l’amicizia era un valore che poteva anche costituire un valore aggiunto nella gestione della cosa pubblica». Un intervento che ha suscitato la richiesta di chiarimenti della segretaria generale del Comune, Gabriella Di Girolamo, che «da garante della legalità dell’ente», ha chiesto se Fasani facesse riferimento a nomine affidate dal legislatore all’amministrazione o a procedimenti concorsuali. «La mia — ha precisato il consigliere di Forza Italia — era una critica politica: nessuna illegalità, ma situazioni totalmente inopportune».

Fasani ha poi accusato la Giunta «di mettere il cappello su quello che non fate voi» e ha citato il Museo del Violino, le Colonie Padane, lo stadio, il Museo Diocesano, e quanto al Campus di Santa Monica «per fortuna il Comune non si è messo di traverso».

Un’accusa respinta al mittente da Maura Ruggeri, che ha rivendicato: «Non ci aspettiamo medaglie, ma il riconoscimento del tanto lavoro svolto per questo obiettivo. Dire che per fortuna non ci siamo messi di traverso è offensivo». E il sindaco Gianluca Galimberti ha aggiunto: «Dietro le politiche universitarie fatte c’è una Fondazione generosa e lungimirante e l’amministrazione comunale che ha messo soldi, regia e idee».

L’opposizione è poi tornata alla carica sul multipiano e Fasani ha fatto notare che «ci lavorano due operai che sollevano una trave alla volta, quando in un cantiere di quelle dimensioni dovrebbero essercene almeno 20». Sotto accusa poi lo stato delle strade, «fondi insufficienti».

Abbiamo presentato domanda al Ministero per il bando sulla videosorveglianza e per due volte ci è stata respinta perché il tasso di criminalità è troppo basso

Poi Maria Vittoria Ceraso ha battuto sui tasti della piscina, dell’illuminazione pubblica, di via Giordano. Alessandro Fanti (Lega) ha criticato il sistema di trasporto pubblico e Simona Sommi (Lega) ha definito «assolutamente insufficiente» la spesa corrente dedicata alla sicurezza e ha chiesto quanta parte della spesa del Welfare è dedicata agli immigrati. Sul tema sicurezza ha replicato l’assessore Barbara Manfredini spiegando che «abbiamo presentato domanda al Ministero per il bando sulla videosorveglianza e per due volte ci è stata respinta perché il tasso di criminalità è troppo basso».

Sulla questione multipiano è tornata anche l’assessore Simona Pasquali: «Curioso che da una parte ci si rimproveri per i bandi e dall’altra ci si chieda di intervenire di fronte ad una gara vinta da un consorzio di imprese. Questo è un cantiere sfortunato, ma ci stiamo addosso. Per le asfaltature abbiamo previsto 625 mila euro. Ci vorrebbero 20 milioni, lo sappiamo, ma facciamo delle scelte. Abbiamo in vista interventi sul ponte della tangenziale sulla via Bergamo, su largo Moreni, sulla via del Porto, in via Trebbia».

Novità in vista sulla Tarip, definita da Carlo Malvezzi «una scempiaggine fin dall’inizio, senza alcun vantaggio per il cittadino». Se ne parlerà in Commissione e Maurizio Manzi ha annunciato una rimodulazione. Il sistema ha permesso una diminuzione dei rifiuti indifferenziati (meno 200 tonnellate al mese) e un aumento della differenziata. Manzi ha parlato di un bilancio «ben fatto che non ha avuto emendamenti.

Il sindaco ha rivendicato: «La nostra città è un’eccellenza anche sul tema dell’immigrazione. Noi diamo attenzione a tutti i residenti di Cremona, non lo facciamo in base al colore della pelle. Le cose però stanno peggiorando molto. Abbiamo alzato la voce sul tema dei minori non accompagnati e ora stanno arrivando tantissimi adulti. Domani (oggi, ndr) ho un incontro in Prefettura».

Galimberti ha poi rivendicato l’operato dell’amministrazione, ricevendo l’applauso della maggioranza. «Un applauso che ha un po’ il sapore di regime», ha affermato Malvezzi. «Consiglierei — ha replicato Roberto Poli (Pd) —maggiore eleganza. Le vostre espressioni tradiscono un non risolto trauma dalla sconfitta elettorale di quattro anni fa», ha chiosato lo psicologo.

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