Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

L'INDAGINE

Micro plastiche, una minaccia quasi invisibile

Il Grande Fiume monitorato da Isola Serafini a Cremona

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

23 Marzo 2023 - 11:27

Micro plastiche, una minaccia quasi invisibile

Campionamenti nel Po per lo studio condotto da Università La Sapienza

CREMONA - A minacciare i corsi d’acqua sono anche e soprattutto le sostanze plastiche, sulle quali ha deciso di accendere i riflettori l’Autorità di bacino distrettuale del Po: prima con l’indagine Manta River project, incentrata sulle macroplastiche, ed ora con una fase due che ha come obiettivo l’individuazione delle microplastiche. Invisibili agli occhi ma ancora più dannose per la salute dell’ecosistema fluviale. Il progetto è stato avviato nella primavera 2022 e si concluderà entro la fine di quest’anno, toccando da vicino anche il tratto di Po che va da Isola Serafini a Cremona. Ogni mese, infatti, in quest’area vengono ripetuti campionamenti volti ad individuare le sostanze nocive. Gli ultimi risalgono a pochi giorni fa. Altri prelievi sono stati e verranno effettuati a Chivasso in provincia di Torino, a Sant’Antonio di Alessandria, a Boretto in provincia di Reggio Emilia, a Pontelagoscuro nel territorio di Ferrara e infine a Goro in corrispondenza del delta.

Lo studio viene portato avanti in partnership con l’Università La Sapienza di Roma, con la struttura oceanografica Arpae-Daphne, con Aipo, con l’Ente di gestione delle aree protette del Po Piemonte e grazie al supporto logistico di Amici del Po. A breve si tireranno le somme anche sul progetto Mapp, volto a censire la quantità delle macro e microplastiche grazie all’impiego delle nuove tecnologie satellitari e all’ausilio delle immagini rese disponibili dalla missione Sentinel dell’European Space Agency. Sono stati gettati nel Po 100 modelli-trackers, ovvero creazioni in materiale plastico dotate di un software tecnologico avanzato denominato Rimmel e direttamente collegati al satellite, per la geolocalizzazione.

Nel frattempo sono da ricordare i dati della fase uno del progetto: fra Isola Serafini e Cremona il 25% delle plastiche trovate risultava provenire da materiali industriali da imballaggio, l’11% da sorgenti civili e il 64% da scarichi di depuratori, pesca, rifiuti di origine civile o sanitaria. Nello specifico erano stati rilevati quantitativi pari a 2,06 per unità di volume (N/mc) con concentrazione di 0,31. Il dato più basso di tutto il corso del fiume.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400