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OglioPo: lavori da 25 milioni, ospedale più sicuro e green

Via libera dall’Asst di Cremona al progetto per la riqualificazione edilizia, sismica ed energetica

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

23 Marzo 2023 - 05:10

OlgioPo: lavori da 25 milioni, ospedale più sicuro e green

Come sarà

CASALMAGGIORE - Luci e ombre sull’ospedale Oglio Po. Se da un lato il presidio vive un momento di difficoltà a causa della carenza di personale sanitario per la Cardiologia, dall’altro, passo dopo passo, procede l’iter per la corposa sistemazione della struttura. Il direttore generale dell’Asst di Cremona, Giuseppe Rossi, ha infatti approvato con un decreto la scheda tecnica di intervento, la relazione tecnico illustrativa e lo studio di fattibilità per l’intervento di adeguamento delle facciate e delle coperture dell’edificio, finalizzato alla riqualificazione edilizia con efficientamento energetico delle aree sanitarie.

Com'è

La spesa complessiva prevista, per dare conto dell’entità dei lavori previsti, ammonta a 25 milioni di euro, di cui 23 milioni e 750 mila coperti dallo Stato e 1 milione e 250 mila euro dalla Regione Lombardia. La superficie interessata dai lavori è di 38.270 metri quadrati. Nella relazione tecnica si fa presente che il presidio è «attivo sulle prestazioni di sala operatoria» e come possa assumere «ruolo di ospedale spoke (cioè un presidio territoriale in cui vengono assicurate le funzioni ospedaliere di base e l'integrazione con i servizi distrettuali, nda) per la Asst Cremona, oltre ad essere centro di riferimento per interventi ortopedici su pazienti sportivi agonisti e interventi oculistici per i pazienti del territorio».


Relativamente all’attività di Pronto soccorso, i volumi di attività rispetto al 2017 dimostrano che il servizio di emergenza e urgenza rimane attrattivo con un buon indice di ricovero. Il Pronto soccorso si è riorganizzato negli anni al fine di diventare uno «spazio di cura», dove i pazienti vengono letteralmente presi in carico dall’équipe di Pronto soccorso e gestiti internamente «al fine di generare il più possibile ricoveri appropriati e non alimentare la già carente offerta di posti letto che con la pandemia si è evidenziata».

Un punto particolarmente soggetto al degrado e all'usura


Nell’ottica di una riqualificazione del presidio, le attività descritte «sarebbero di maggiore attrazione se supportate da una struttura che attualmente necessita di numerosi interventi tecnici e strutturali». La riqualificazione in questione permetterebbe «un efficientamento sia delle prestazioni, sia dei luoghi di cura che risulterebbero maggiormente in linea con i bisogni e le esigenze dell’utenza, garantendo standard di intervento e di assistenza elevato se associati alla professionalità delle equipe e all’affezione dell’utenza nei confronti del Presidio. Si sottolinea che «la pregressa storia di accreditamento a ‘Joint Commission’ dell’ospedale in questione, ha radicalmente segnato le modalità organizzative e operative di chi ci lavora, che rimane sempre attento al rispetto delle procedure in essere, omogeneo nel seguirle e predisporle, con una sempre alta attenzione a garantire il benessere dei pazienti».


L’Asst di Cremona nel corso del 2020 ha inoltrato alla Regione la richiesta di valutare la possibilità di un intervento risolutivo su strutture e impianti al fine di garantirne l’efficientamento energetico e l’adeguamento alla normativa vigente in materia di prevenzione incendi e sismica per raggiungere standard di sicurezza adeguati. L’obbiettivo è anche quello di conseguire un notevole risparmio energetico, che si stima pari a circa 100 mila euro l’anno, grazie a una «installazione massiva» di pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione energetica.

Un punto particolarmente soggetto al degrado e all'usura


La struttura nel complesso «è sofferente e deficitaria» rispetto a quanto prevede la normativa antisismica e di isolamento termico. I lavori «non potranno essere invasivi» e con limitati contatti diretti e sovrapposizione con l’attività sanitaria in corso. Verrà usato un sistema ‘a secco’ con il montaggio di elementi prefabbricati realizzati in officina. «Polvere e rumori nell’ambiente durante le lavorazioni saranno limitatissimi e programmati con attività e procedure speciali di tutela sanitaria, di sicurezza e ambientale». Si punta a usare «tecnologie di avanguardia». L’edificio sarà rinforzato all’esterno con telai in acciaio tubolare fissati alle colonne.

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